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Dalla Mini Imu alla Tares fino alla Iuc. A Diritto e Rovescio si parla di tasse

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Gio 6 Feb 2014 17:33
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Ospiti della trasmissione il sindaco di Coriano Mimma Spinelli, il direttore del Caf Cisl Michele Mancini e il presidente della Federconsumatori Andrea Bascucci.
In onda anche un’ampia intervista all’assessore al bilancio del Comune di Rimini Gian Luca Brasini.

Appena il tempo di fare i conti con la mini Imu e con il conguaglio della Tares che per i contribuenti italiani inizia il viaggio in una nuova giungla fatta di Tasi, Tari e Iuc. Acronimi che cambiano ormai ogni anno e di cui spesso si ignora il significato.
Allora proviamo, nei limiti del possibile, a fare un po’ di chiarezza: la Iuc è l’imposta unica comunale che al suo interno racchiude la Tari e la Tasi.
Quest’ultima è una tassa sui servizi indivisibili con aliquota fissata al 2,5 per mille sulle prime case; sulle seconde case resta l’Imu con aliquota al 10,6. I comuni (se il Governo darà il via libera) potranno però incrementarle fino allo 0,8 per mille per sostenere le detrazioni per le fasce più deboli. Saranno i sindaci a decidere come spalmare gli aumenti tra abitazione principale e altri immobili.
A pagare la Tasi, visto che è una tassa sui servizi, saranno anche gli affittuari.
Una delle questioni aperte è quella relativa alle detrazioni: le riduzioni Imu non sono applicabili automaticamente anche alla Tasi e nella disciplina di quest’ultima non è prevista una detrazione uguale per tutti ma è l’amministrazione a stabilirne le modalità.
Anci e Governo nei giorni scorsi avrebbero trovato un accordo su gettito e aliquote: l’esecutivo ha riconosciuto alle amministrazioni comunali un ammanco di 700 milioni derivante dal passaggio dall’Imu alla Iuc. 500 milioni già sarebbero stati individuati.
La Tari invece è chiamata a mandare in pensione la Tares. Si tratta infatti della nuova tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed è dovuta da chiunque, a qualsiasi titolo, occupa o conduce locali, indipendentemente dall’uso a cui sono adibiti.
Ma quanto peseranno queste nuove tasse sulle tasche dei cittadini? Molto secondo la Cgia di Mestre: il peso fiscale sugli immobili, spiegano i ricercatori, supererà quest’anno i 52 miliardi di euro, ben 2,9 in più rispetto al 2013. Dall’inizio della crisi il livello di tassazione sulle case, i negozi, gli uffici e i capannoni è aumentato di 10 miliardi.
Per quanto riguarda la nuova tassa sui rifiuti invece, stando alle prime analisi del Sole 24 Ore, ci saranno incrementi medi del 300% specie per le imprese.
A questo scenario di incertezza si aggiunge anche quello sulla data dei pagamenti: una o due rate, la prima il 16 giugno.
Chissà che per allora non si riesca a capirci qualcosa in più.

In attesa delle nuove tasse a tenere banco è ancora la discussione sulla Mini Imu.

Per quanto riguarda la Tasi il problema sollevato dagli amministratori locali è quello dell’equità.

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