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Scomparsa Massimo Foschi. Il cordoglio delle istituzioni locali

di Redazione   
Tempo di lettura 5 min
Dom 21 Apr 2013 15:43 ~ ultimo agg. 16 Mag 13:53
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Scrive il sindaco di Rimini Andrea Gnassi: “Un uomo che ho avuto modo di conoscere e stimare per la passione politica che l’ha sempre animato, sia come cittadino che come amministratore della cosa pubblica. Un impegno denso d’affetto per la sua città.”
Anche Roberto Piva, consigliere regionale, si associa al lutto: La scomparsa di Massimo Foschi mi addolora profondamente,con lui ho condiviso anni di lavoro politico e ho trovato in lui una persona straordinaria,sempre pronta ad essere in mezzo alla gente,con uno spirito di servizio e di dedizione verso il ruolo che rivestiva .
Ci siamo trovati sulla stessa linea in tanti congressi dei partiti di riferimento, dove la politica era ben diversa da quella di oggi,dove almeno si discuteva, ci si divideva, ma alla fine si stava insieme .
Mi rattrista molto la sua morte,che il suo impegno sia da esempio a molti che oggi rivestono ruoli politici”

Abbiamo perso un carissimo amico e collaboratore – scrivono Gian Mauro Guidoni Presidente ACLI Provinciali Rimini
e Ubaldo Rinaldi Presidente Enaip Centro S. Zavatta Rimini – che ha dato tanto alla nostra Associazione e con il quale abbiamo condiviso percorsi e cercato di raggiungere difficili mete. Ai figli e alla famiglia tutta, va la nostra vicinanza e il sostegno della preghiera in questo doloroso momento. Ha iniziato a frequentare le ACLI, in giovanissima età (16anni ndr.), facendo servizio di volontariato presso la mensa, nella storica sede di via Dante. Massimo ha sempre considerato l’esperienza e formazione ricevuta, i valori trasmessi all’interno dell’Associazione, come base fondamentale che ha guidato un po’ tutta la sua vita, a partire dal suo lavoro di insegnante, coi ragazzi del Centro Zavatta, fin all’impegno civile e politico come Amministratore della cosa pubblica locale”.
Il suo ultimo incarico lo ha visto impegnato come Presidente della Cooperativa Sociale Punto Verde, di cui aveva preso a cuore la difficile situazione, facendosi carico ancora una volta di tante problematiche, nell’ottica sempre di dare tutto l’aiuto e sostegno possibile al prossimo, in particolare dando sollievo alle famiglie di persone con gravi handicap fisici e psichici.
Ci lascia un amico, un gran lavoratore, un animo sincero – afferma Ubaldo Rinaldi Presidente della fondazione Enaip – un uomo buono ed onesto, con a cuore valori cristiani e la difesa del bene comune. Grazie Massimo, per il tuo limpido esempio”.

Ciao PROF: il ricordo dell’EX Presidente ACLI e collega Maurizio Bartolucci
Eccomi Massimo,
con alcuni ricordi sparsi che il dolore oggi fatica a mettere in ordine.
Quella notte a Rimini aveva nevicato, e noi di buon mattino salivamo infreddoliti le scale del centro Zavatta. Passavano davanti a noi con giovanile energia gli allievi o meglio come li chiamavi tu gli uomini del domani. Per ognuno avevi una parola, un saluto, un cenno della mano. E loro di rimando, buongiorno prof, ciao prof, oggi fa freddo prof.
Non ci voleva molto a capire quanto fosse profondo il rapporto che avevi con loro e quanta stima come educatore raccoglievi. Una frase conservo come bene prezioso. “Sono ragazzi, ma domani saranno uomini, sono le scintille del futuro, la nostra speranza”. Condensavi con puntuali parole il senso del tuo impegno formativo e educativo.
Mi ricordavi che i giovani, sono materiale pregiato, che non può andare disperso, ma va trattato con rispetto e formato e con amore e dedizione accompagnato verso il futuro. Il più ricco giacimento energetico che la nostra città possa avere. Piccola cosa una scintilla ma se cade nel terreno dei valori alti e nobili allora può produrre significativi risultati.
Con malcelato orgoglio, mi ricapitolavi nomi di artigiani, e industriali onesti e famosi usciti dal Centro Zavatta. “Vedi Presidente, – dicevi – non dobbiamo perdere la speranza di un futoro migliore per queste nuove generazioni, per noi laici sarebbe un vero peccato, come cattolici, doppio.”
Massimo non dimenticherò quelle tue semplici ma potenti riflessioni, né l’importante ruolo che hai avuto per centinaia di ragazzi dell’Enaip.
Con un forte abbraccio, permettimi di salutarti con loro: ciao Prof., arrivederci caro, vero amico mio
“.

Il ricordo di Mauro Ioli:

E’ scomparso Massimo Foschi, un caro amico, se n’è andato un altro convinto democristiano, uno di quelli animati da una forte passione per la politica e per il bene comune vissuti alla luce della fede cristiana, come oggi -purtroppo- non se ne vedono tanti.

Era un grande amico del Presidente Pier Ferdinando Casini, aveva un carattere non sempre facile da domare, comunque è stato di certo un personaggio della vita politica riminese.

Lo vorrei ricordare con un “va bene”, era infatti il suo intercalare negli interventi svolti a braccio. Quel “va bene” era una sorta di esortazione a se stesso e agli altri, una specie di timbro di certificazione dei concetti che esprimeva con forza, con convinzione, ma sempre con rispetto di coloro che non la pensavano come lui.

Erano alcuni mesi che non lo sentivo, speravo di rivederlo sorridente, felice e appassionato come un tempo, a ricordare le molte passate esperienze politiche, spesso al mio fianco, poche volte da avversario, però sempre con una amicizia che continuerò a ricordare con simpatia, affetto e gratitudine. Condoglianze alla sua cara famiglia“.

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