Gruppi acquisto solidale: nuovo assetto, stessa filosofia. Anche con la crisi

La nascita di gruppi a Bellaria, Santarcangelo, Villa Verucchio e Misano, tutti tra i 50 e le 100 persone, a fianco del gruppo principale di Rimini, che conta 500 soci, per una migliore gestione rispetto ai grandi numeri del precedente gruppo provinciale. La bottega bio “Poco di buono” in via della Lontra, gestita come negozio e punto di ritiri dalla cooperativa nata dagli stessi soci dei Gas. Nuovo assetto per i gruppi riminesi, ma stessa filosofia: “Cercare di sviluppare un’economia alternativa a quella tradizionale che guarda solo al profitto e allo sfruttamento della terra – spiega Stefano Valloni, presidente del Rigas Rimini – andare verso un intervento sociale che valorizzi il contatto tra le persone. Quello che noi cerchiamo di portare avanti da sempre è un’agricoltura biologica che cerchi di avere il minor impatto possibile sul nostro terreno. I nostri fornitori sono con noi da sempre, li conosciamo, sappiamo come lavorano, sono controllati. E quindi la gente lo ha capito: è importante, è vero, guardare al portafoglio ma soprattutto è importante mangiare bene. Si dice che noi siamo quello che mangiamo, quindi se spendiamo meno con la verdura magari spendiamo più in farmaci”.
In tempo di crisi, gli acquisti solidali sono uno strumento per sostenere i piccoli produttori locali ma non solo.
“Noi sosteniamo produttori locali – ricorda Valloni – quindi cerchiamo di sostenere l’economia del territorio. La nostra è anche un’associazione solidale, quindi aiuta quelle piccole realtà un po’ più sfortunate. Ad esempio, abbiamo aiutato fortemente un fornitore dall’Abruzzo, colpito dal terremoto del 2009, a proseguire la sua attività. Ha una pasticceria con esperienza trentacinquennale, e ci sembrava un’atrocità non aiutarlo, soprattutto per il metodo in cui lavora e per la responsabilità nei confronti dei lavoratori”.

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