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Rimini

Sigilli da giugno al bagno 55, la soluzione potrebbe arrivare a giorni

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gio 18 ott 2012 13:39 ~ ultimo agg. 00:00
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I sigilli erano scattati il 19 giugno scorso ad opera della Capitaneria su mandato della Procura: era stata riscontrata la mancanza di titoli demaniali per gazebo, un campo da beach volley, alcune aree pavimentate, ma anche docce, palme e cabine che erano usate come magazzini. Una questione che non ha a che fare con la sanatoria paesaggistica: la decisione della Procura era arrivata dopo controlli che erano stati eseguiti nel settembre 2011, sulla base di alcune mappature su cui i manufatti non erano segnati, ma, sostengono i titolari, lo erano invece su altre piante in loro possesso. A giorni dovrebbero avere un incontro con la Capitaneria che potrebbe essere risolutivo. Incontro in cui, dice Fabio Pezzei, uno dei soci dello stabilimento, “Cercheremo di capire insieme cosa fare e quale è stato il problema da cui è scaturito tutto. A noi il 95% delle strutture continua a risultare regolare. Alcune cose erano lì, sapevamo, da 40 anni, da ben prima che subentrassimo noi ai vecchi gestori nel ’98” .

Intanto i sigilli per tutta l’estate hanno campeggiato in 19 punti della spiaggia, resi dunque non accessibili per i clienti. “Sicuramente la situazione ha influito sul lavoro, per i bagnanti non è un bel vedere. Se dovessi andare in vacanza in un posto coi sigilli sinceramente anch’io ci penserei.” dice Pezzei, che parla però anche di calo generale anche per gli altri operatori. Tanto che insieme a altri cinque bagni di quella zona di spiaggia c’è il progetto, per l’immediato futuro, di mettersi insieme. A quel punto si demolirebbe per dare vita al nuovo progetto.

(NewsRimini.it)