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Politica Regione

Riordino. Discussione in assemblea regionale, da giugno arriva il Commissario

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lun 22 ott 2012 17:02 ~ ultimo agg. 00:00
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La proposta, approvata oggi dall’assemblea, prevede anche l’accorpamento delle tre attuali province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini nella ‘Provincia di Romagna’ che si estenderà per oltre 5mila chilometri ed avrà quasi un milione e 100mila abitanti.
L’assemblea ha anche approvato un emendamento presentato dalla Giunta che lascia alle comunità locali il potere di decidere i nomi dei nuovi Enti nati dagli accorpamenti.

L’Emilia Romagna, insieme alla Liguria, è l’unica ad aver rispettato i parametri imposti dal Governo, mentre le altre cercheranno di ottenere delle deroghe. Alcune hanno anche presentato ricorsi al Tar e, nel caso della Lombardia, alla Corte Costituzionale. Intanto l’Esecutivo ha deciso che dalla fine di giugno 2013 tutte le province, anche quelle rimaste intatte, saranno affidate ad un commissario che si occuperà della fase di transizione. Un’accelerazione importante visto che il decreto sulla Spending Rewiev lasciava intendere che le amministrazioni sarebbero arrivate alla loro naturale scadenza. Nel caso di Rimini sarebbe stata la primavera 2014. Resta da decidere se il commissario sarà esterno (nominato dal prefetto) oppure il ruolo sarà affidato al presidente uscente (ipotesi più probabile).

Il presidente Vasco Errani, sull’ipotesi di riordino ha parlato dell’inizio di “un percorso innovativo di riordino, che non si deve fermare qui”. Mentre la sua vice Simonetta Saliera ha sottolineato come “il tema dei costi deve andare di pari passo con la garanzia dei servizi ai cittadini”.
Nel corso dell’assemblea hanno preso la parola anche i consiglieri regionali riminesi. Roberto Piva (Pd) ha parlato di “una sfida che deve vedere in primo luogo le amministrazioni locali e il mondo economico e dell’associazionismo impegnati per realizzare una vera unione amministrativa non frutto di delibera ma che nasca dal basso”. “Il territorio riminese – ha continuato – sarà il volano della nuova Provincia, in un’ottica di vera interpretazione dei territori. Le funzioni, il personale dell’attuale Provincia, le infrastrutture presenti (Fiera, Palacongressi, Aeroporto), la Sanità ed altro, devono rappresentare i veri terreni di discussione e decisione”.
Per Marco Lombardi “il Governo ci ha imposto una forzatura e noi, come Regione abbiamo dato una buona prova. È stato raggiunto un accordo e trovata una sintesi. Ora, occorre fare noi una proposta-forzatura al Governo per quanto riguarda i problemi connessi ai presidi statali nei territori e al personale, atto che nessuno vuole fare”.

Proprio sul futuro dei dipendenti invece il ministro Patroni Griffi, intervistato dal Corriere della Sera, ha detto che al momento non ci sarà una contrazione ma saranno possibili degli spostamenti da una città all’altra.