Indietro
menu
Cronaca Nazionale

Inchiesta festini. Secondo il procuratore vicenda separata da caso Ruby

In foto: Secondo fonti giudiziarie, saranno trasferiti a Milano gli atti di un'inchiesta dei pm palermitani su un presunto giro di prostituzione e droga in ambienti del Pdl.
Secondo fonti giudiziarie, saranno trasferiti a Milano gli atti di un'inchiesta dei pm palermitani su un presunto giro di prostituzione e droga in ambienti del Pdl.
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 3 nov 2010 15:51 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

L’inchiesta nasce dalle dichiarazioni dell’ex assistente di un parlamentare del Pdl, la 32enne Perla Genovesi, che dopo l’arresto nei mesi scorsi con l’accusa di traffico di droga avrebbe deciso di collaborare con la giustizia, raccontando di festini a base di sesso e cocaina a Roma e Milano. Al centro delle rivelazioni anche un’amica escort, la 27enne Nadia Macrì, che a sua volta avrebbe riempito ben 300 pagine di verbali con dichiarazioni, vere o presunte, che lambirebbero anche il premier Silvio Berlusconi. I fatti, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, risalirebbero al 2009.
Sulla vicenda emergono oggi altri particolari. L’avvocato Carlo Taormina, intervistato da Teleradiostereodue, avrebbe detto che “Renato Brunetta mi caldeggiò moltissimo la causa di questa ragazza (Nadia Macrì, ndr), che mi portò in studio non una volta sola, ma più volte. Si trattava di una vicenda molto delicata perché le era stato tolto il bambino in seguito a maltrattamenti che lei avrebbe esercitato su questo bambino di un anno e procedeva il tribunale di Modena”.
Il Procuratore della Repubblica di Milano intanto frena le polemiche politiche in relazione agli atti trasmessi da Palermo sull’inchiesta su presunti festini a luci rosse a Villa Certosa e anche ad Arcore. “Noi perseguiamo reati, non ci interessiamo della vita privata delle persone”, spiega. Edmondo Bruti Liberati sta esaminando gli atti che ha ricevuto da Palermo. Bruti sta vagliando anche il racconto di Nadia Macrì che avrebbe riferito di essere stata presentata al premier in una delle due occasioni dall’agente dei vip Lele Mora e dal direttore del Tg4 Emilio Fede e inoltre, come detto, ha chiamato in causa anche il ministro della Funzione Pubblica, Brunetta. Il procuratore Bruti ha spiegato che l’inchiesta al momento rimane “separata dal caso Ruby”. E proprio su quest’ultima vicenda il Procuratore ha definito l’affidamento della ragazza al consigliere regionale Nicole Minetti “una soluzione ragionevole”.

(nella foto Nadia Macrì)