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Gioco d'azzardo. Mezzo milione di italiani a rischio

In foto: E' piu' spesso uomo (tre su quattro), separato, vive da solo, ha problemi a gestire i soldi ed e' ''onnivoro'', soddisfa la ''fame'' di alea tentando piu' di un gioco.
E' piu' spesso uomo (tre su quattro), separato, vive da solo, ha problemi a gestire i soldi ed e' ''onnivoro'', soddisfa la ''fame'' di alea tentando piu' di un gioco.
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mer 24 nov 2010 18:58 ~ ultimo agg. 00:00
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Questo l’identikit del giocatore compulsivo tracciata da una ricerca commissionata alla Sapienza da Aams e Lottomatica, che rilevato anche l’ereditarieta’ del comportamento: ha iniziato a giocare a 24 anni e in tre casi su 10 ha avuto genitori con lo stesso problema. ”Questo disturbo del controllo degli impulsi – spiega il professor Claudio Barbaranelli – riguarda quasi mezzo milione di italiani”: su 44 milioni di adulti (tra i 18 e i 74 anni) l’1,01% ha comportamenti ”problematici”: e’ incapace di resistere all’urgenza di giocare, e’ costantemente assorto in pensieri che riguardano il gioco, scommette somme sempre maggiori per mantenere alta l’eccitazione, e per questo compromette se stesso e la sua famiglia. Si tratta di un dato in leggero calo: una precedente indagine aveva individuato tali comportamenti nel 1,27% degli adulti.

E in linea con gli altri Paesi europei dove sono state condotte ricerche equivalenti: i giocatori problematici sono l’1,2% in Germania, l’1,7% in Danimarca, il 2% in Belgio, il 2,5% in Olanda. I piu’ a rischio sono gli estoni: il 6,5% ha problemi col gioco. Lo studio ha indagato anche il comportamento compulsivo rispetto al gioco online, attraverso un sottocampione di mille adulti che hanno effettuate scommesse su internet. Su una popolazione di 1.340.000 giocatori online il 9,7% ha comportamenti problematici. Si tratta dello 0,7% degli utenti di internet (che sono circa 19 milioni di persone).

”Il profilo socio-demografico”, spiega Barbaranelli, ”e’ simile. Ma in questo caso aumenta la percentuale di giocatori che hanno almeno un genitore giocatore problematico: e’ il 52%”. ”L’amministrazione – ha detto il direttore generale Aams, Raffaele Ferrara, commentando i dati – non puo’ limitarsi a creare gettito erariale, sottovalutando i rischi per la socialita’ e il vivere civile. Quello che mi preoccupa di piu’ – ha aggiunto – sono i minori e nonostante i divieti non vedo miglioramenti”. Per il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti c’e’ necessita’ di ”una rete nazionale di prevenzione e cura nei confronti dei soggetti affetti da gioco compulsivo e ludopatia”, e ha anticipato che e’ previsto a breve un incontro con il ministero della Salute. Lottomatica, da parte sua, annuncia che proseguira’ nella promozione di iniziative congiunte con enti e associazioni, tra le quali il Moige, per diffondere – ha detto il direttore generale Renato Ascoli ”una cultura che aiuti e induca a vivere il gioco come tale”. (ANSA)