Blitz Forza Nuova al Paz. Confermata custodia cautelare per fermati


Il 28 settembre 2007 Il Gip di Rimini, dopo la convalida del fermo, aveva emesso un’ordinanza con cui stabiliva gli arresti domiciliari per uno degli indagati e la custodia in carcere per tutti gli altri dieci, dichiarando però contestualmente la propria incompetenza per l’aggravante della finalità di terrorismo e eversione. Di qui la necessità della nuova decisione del Gip distrettuale. Le diverse ordinanze sono state notificate nei vari istituti carcerari dove gli indagati sono detenuti. Nel dettaglio la misura restrittiva è stata emessa nei confronti di: Cesare Bonetti, 33 anni nato a Montebelluna (Treviso) ma residente a Rimini, il responsabile provinciale di Forza Nuova; Andrea Ceschi, riminese di 35 anni; Salvatore Fabio Consoli, catanese di 22 anni residente a S.Leo (Pesaro); Adamo Conti, bresciano 26 anni residente a Coriano (Rimini); Luca Donati, nato a Rimini 22 anni fa; Alberto Fabbretti, cesenate di 25 anni, di Sogliano di Rubicone; Antonio Morobianco di Mesagne, nel brindisino, di 26 anni; Pasquale Rubbera, siracusano di 22 anni residente a Cesenatico (Forlì-Cesena); Micro Ottaviani, 22 anni di Verucchio (Rimini); Nicolò Severini, di Novafeltria (Pesaro) di 19 anni residente a San Leo. Sono tutti accusati di concorso in tentato incendio e tentato sequestro di persona, aggravati dal numero delle persone che vi hanno preso parte, dall’aver determinato a commettere i reati anche minorenni e dall’aver agito con finalità di terrorismo e di eversione. A carico di Camillo Borriello, bolognese di 67 anni, residente a Rimini, arrestato il 25 settembre e indagato per le stesse ipotesi di reato in concorso con gli altri dieci, il Gip non ha emesso alcun provvedimento, poiché il Pm Melotti aveva revocato la richiesta di misura restrittiva, non sussistendo più l’esigenza cautelare (dopo l’interrogatorio del 10 ottobre scorso). L’intervento dei carabinieri il 25 settembre era scattato perché le indagini avevano accertato che un numero consistente di forzanovisti stava progettando un’irruzione all’ interno del laboratorio occupato Paz, a Rimini, per sequestrare temporaneamente l’unico frequentatore del centro che abita stabilmente nella struttura, e per danneggiare e incendiare la struttura. (ANSA).