Presentato il piano di sviluppo della nuova fiera


“La Fiera di Bologna, che al momento attuale si estende su 110mila metri quadri lordi di esposizione, nell’arco di 7-8 anni vuole passare a 200mila metri quadri. In questo modo noi rimarremo sempre con una superficie inferiore di circa il 20% rispetto alla struttura felsinea” ha sottolineato Cagnoni. Prevista una collaborazione stretta proprio con Fiera di Bologna, anche con scambi azionari.
La privatizzazione dell’Ente Fiera è prevista per l’autunno prossimo. “Saremo tra i primi enti ad affrontare la grande partita della scelta dei privati e anche del ricorso al mercato di capitali con la quotazione in borsa. – ha detto Cagnoni – I soci non hanno tutti lo stesso peso: i finanziatori non c’interessano, c’interessa più l’intreccio azionario con Fiera di Bologna”.
Il 28 settembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale del nuovo quartiere fieristico, alla presenza di numerose autorità politiche tra le quali Romano Prodi e il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini. “Vogliamo che sia soprattutto una giornata aperta alla città” ha auspicato Cagnoni.
Palacongressi: l’Ente Fiera ha affidato all’Atèlier GMP di Amburgo lo studio urbanistico-territoriale dell’area del nuovo Palacongressi di Rimini, che dovrebbe nascere nella zona del vecchio quartiere fieristico. “Se ci sono altre proposte sono il primo disposto a prenderle in considerazione. – ha detto in merito Cagnoni – Del resto siamo stati i primi a prendere in considerazione la zona della stazione, ma siamo stati costretti a bocciarla. Non credo che i dubbi e le perplessità emerse possano sparire da un giorno all’altro”.