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Cronaca Rimini

Rivoluzione traffico, entro cinque anni

In foto: Lavori per 130 miliardi. Le assicurazioni del vicesindaco
ADDIO semafori sulla circonvallazione. Anche sulla statale 16 arriveranno le rotatorie. La settimana scorsa il vicesindaco Maurizio Melucci, con delega all’Urbanistica, ha illustrato i principali cambiamenti in tema di viabilità ai quali Rimini sarà sottoposta nei prossimi cinque anni. Perché proprio cinque?...
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ADDIO semafori sulla circonvallazione. Anche sulla statale 16 arriveranno le rotatorie. La settimana scorsa il vicesindaco Maurizio Melucci, con delega all’Urbanistica, ha illustrato i principali cambiamenti in tema di viabilità ai quali Rimini sarà sottoposta nei prossimi cinque anni. Perché proprio cinque?... ">
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mer 4 lug 2001 15:10 ~ ultimo agg. 00:00
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“Quello della legislatura è l’arco temporale più ragionevole – assicura Melucci – per risolvere gran parte dei problemi di traffico di cui soffre il nostro territorio. Sarebbe inutile sollevare questo tema ogni dieci giorni, sapendo che i tempi, oggettivamente, saranno questi”.
Insomma, un avvertimento a media e opposizioni: lasciateci fare, stiamo lavorando per voi. Più che giusto, se non fosse che gran parte degli interventi annunciati i riminesi li stanno aspettando da almeno vent’anni.
Ma, come chiede il vicesindaco, lasciamo parlare i fatti: iniziando dai restyling in cantiere.

I punti neri della statale

Per migliorare e facilitare gli accessi alla città bisognerà innanzitutto sistemare gli incroci più a rischio, quelli che causano file e tamponamenti continui. In una parola, mettere mano all’Adriatica.
Per i “punti neri” sono già stati stanziati, da parte dell’Anas, 25 miliardi. Si parte con l’incrocio fra la Tolemaide e la ss 16: sono già disponibili due miliardi e mezzo, più altri seicento per gli espropri (suddivisi a metà fra Provincia e Comune). Il progetto, in stato avanzato, prevede la realizzazione di una grande rotatoria, che dovrebbe favorire il deflusso delle auto in uscita dal casello autostradale e far crollare drasticamente il numero degli incidenti, ormai saliti a livelli da record. I lavori dovrebbero iniziar e nei primi mesi del 2002.

Altro intervento, quello tra statale e via Emilia. Qui la rotatoria sarà a piani sfasati, dunque di realizzazione ben più complessa. La progettazione non sarà infatti pronta prima di metà 2002. Inoltre bisogna reperire i fondi necessari: almeno cinque miliardi.

Opera altrettanto attesa, ma di prossima realizzazione, è quella per la rotatoria sotto al cavalcavia della Marecchiese. Ora che le competenze sulla trafficata arteria sono passate dall’Anas alla Provincia, i lavori potrebbero partire in poche settimane, al massimo dopo agosto. Progetto e finanziamento sono a carico di piazzale Bornaccini.

Incrocio con via Covignano. La progettazione è in corso, ma già si sa che riguarderà anche l’area che comprende la zona produttiva dei Padulli. In pratica, sorgerà un cavalcavia come quello della Marecchiese. Costerebbe meno rialzare la via Covignano (è a sole due corsie, contro le quattro della statale), ma l’impatto ambientale sarebbe pesante: molte case si troverebbero le rampe d’accesso all’altezza dei balconi. Il costo previsto (otto miliardi e mezzo) sarà sostenuto da Anas e privati (leggi Valentini, che da tempo preme per poter allargare il suo stabilimento). Il via è previsto entro fine 2002.

E arriviamo alla via della Fiera. Anche questo incrocio sarà sostituito da un cavalcavia sulla statale. La progettazione è in corso, dovrebbe essere approvata entro fine anno. Spesa prevista: circa dieci miliardi. Apertura cantiere a fine 2002.

Un sottopasso è invece la soluzione prescelta per snellire uno dei nodi strategici della viabilità riminese: quello dell’incrocio per la via Coriano e la via Montescudo. La progettazione esecutiva è attesa per fine anno. Tutto l’intervento costerà circa cinque miliardi e mezzo. Poco più in là, un altro esempio di collaborazione pubblico privato riguar derà gli svincoli per la via Macanno (Coca Cola) e quello legato al futuro ipermercato (Conad). Stima di spesa: 15 miliardi.

Svincolo con rotatoria a piani sfalsati per risolvere l’accesso al casello di Rimini sud: non si spenderà meno di undici miliardi. Il progetto è in fase di elaborazione e dovrebbe essere consegnato ed approvato entro il 2001.

Sulla statale rimangono così da completare solo le rotatorie davanti a via Varisco e a Fiabilandia, entrambe da progettare e finanziare. “Miliardo più, miliardo meno, stiamo parlando di investimenti, sulla sola statale, per la sistemazione di punti neri, di circa 55-60 miliardi”, calcola Melucci, che toccheranno facilmente i 70-80 se si aggiungono le circonvallazioni di Santa Giustina e di Corpolò e il collegamento centro agroalimentare – nuovo quartiere fieristico. Euforico, l’assessore si sbilancia: “In questo modo risolveremo il 60-70% degli attuali problemi di circolazione”.

Nuova fiera: tutto pronto, o quasi

Rimane da finire la viabilità di collegamento alla nuova fiera… “Quella è completata, per quanto ci riguarda – sbotta il vicesindaco – la nostra parte l’abbiamo fatta. Ora tocca alle Ferrovie, che devono realizzare il sovrappasso lato monte, per baipassare il passaggio a livello di San Martino in Riparotta (dal quale transitano 250 treni al giorno, ndr) e il sottopasso sulla via Popilia. Due interventi rispettivamente da nove e sei miliardi”. Manca comunque la bretella d’ingresso sulla statale 16 per andare sulla San Martino. Già progettata e finanziata, è in corso d’appalto e costerà 800 milioni. E, dulcis in fundo, la rotatoria da dieci miliardi e mezzo che condurrà al nuovo Peep di Viserba.

E in città vanno le rotonde

E passiamo alla viabilità urbana. Le priorità sono due: completamento della via Roma fino a Riccione (32 miliardi) e tangenziale nord (in pratica il prolungamento della via Sozzi, per alleviare l’intasamento della Sacramora e raccordarsi con la viabilità della nuova darsena: altri 32 miliardi, ndr). Come si vede servono tanti soldi: a conti fatti almeno 120 – 130 miliardi. Dove e come reperirli? I tecnici del comune di Rimini hanno optato per un finanziamento innovativo con la Banca europea per gli investimenti (Bei), presso la quale hanno acceso una linea di finanziamento da cento miliardi. Si pagano gli interessi solo sulle quote di capitale utilizzato e si può godere di un rientro più lungo di quello normalmente contemplato dai mutui più comuni. Nel frattempo si proseguirà con la politica delle rotonde (in piazzale Clementini, via cavalieri di Vittorio Veneto, piazza Mazzini, via Titano, ecc.)… aspettando il metrò di costa. Dopo la bocciatura dell’accordo di programma, è stato dato mandato ad uno studio legale di Milano di sbloccare la situazione. Tempi previsti: cantiere entro il 2003, avvio della prima tratta sperimentale entro i cinque anni della legislatura. Un consiglio? Vedere per credere.


Marco Forcellini