Aeroporto Fellini. Il Tar annulla l’assegnazione ad AiRiminum
Clamoroso colpo di scena per l’aeroporto di Rimini che finisce di nuovo nel caos. I giudici del Tar dell’Emilia Romagna hanno accolto il ricorso presentato dal Consorzio per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Rimini e San Marino, una delle cordate che aveva partecipato al bando per l’assegnazione dopo il fallimento. A questo punto quindi il bando è da rifare. la sentenza, datata 8 settembre, è stata resa nota oggi. La motivazione principale è che Enac, recita la sentenza, “avrebbe dovuto inserire nel bando i requisiti minimi di capacità ed esperienza per la partecipazione alla gara in modo da impedire l’aggiudicazione del servizio in favore di soggetti privi di qualsiasi professionalità nella specifica materia o in materia analoga”. “Non è stata richiesta, com’era doveroso, un’esperienza di gestione di organizzazioni complesse, anche al di fuori dello specifico campo aeroportuale”: mancanza che per il Tar comporta una violazione del codice dei contratti” che appunto prevede nei bandi di gara “requisiti di capacità tecnica”. Enac e AiRiminum dovranno anche rifondere le spese di 8.000 euro.
Dalla presidente di AiRiminum Laura Fincato un sintetico commento: “Abbiamo appreso in queste ore il giudizio del TAR di Bologna. I nostri legali stanno procedendo ad un attento esame anche allo scopo di predisporre il ricorso al Consiglio di Stato”. AiRiminum si era classificata prima tra le quattro cordate partecipanti con il punteggio massimo di 85 punti su 85, ottenendo poi la certificazione da parte di Enac.
Delle quattro cordate solo il Consorzio aveva proseguito sulla strada del ricorso al Tar, Halcombe ha avuto la gestione dell’aeroporto di Forlì mentre la Novaport ha spostato i propri investimenti sull’aeroporto di Ancona. L’operatività dell’aeroporto era ricominciata l’1 aprile, data che oggi suona quanto mai beffarda.












