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Villa Torlonia una discarica? Il critico Garboli si scusa con San Mauro

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 20 Gen 2003 14:00 ~ ultimo agg. 31 Mag 16:08
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e lo fa pubblicamente, nella trasmissione radiofonica del GR1 “Inviato Speciale”, condotta dal giornalista Ennio Cavalli, andata in onda sabato 18 gennaio scorso alle ore 9,00. Il motivo del mea culpa è rettifica di ciò che ha scritto nella Cronologia della sua ultima opera su Giovanni Pascoli, dove a pagina 89 del primo tomo ha descritto Villa Torlonia “un immenso angolo di sporcizia, luogo abbandonato dove si ammucchiano carcasse di automobili e trionfano porte inchiodate: immagine tra le più esemplari dell’eccidio agricolo che è stato consumato nel nostro paese”.
Preso atto che questa affermazione non corrisponde più alla realtà il critico letterario si è scusato, spiegando pubblicamente le ragioni di questo abbaglio.

Il critico – spiega il Comune di San Mauro – ha ricordato che nel 1984 mentre stava scrivendo le Trenta poesia famigliari si recò a Villa Torlonia, insieme a Contini, rimanendo esterrefatto dal degrado in cui versava la struttura. E lo scrisse nella cronologia del libro che stava curando.
Parte di quella cronologia è stata ripresa nell’ultimo volume dei Meridiani sul Pascoli, riportando su Villa Torlonia ciò che era stato scritto precedentemente, malgrado l’amministrazione comunale in questi ultimi anni avesse intrapreso imponenti interventi di restauro. Motivo per cui nel corso della trasmissione radiofonica ha pronunciato le seguenti parole: “Chiedo perdono a questi nobili amministratori che sono intervenuti per bonificare quel luogo così caro alle fantasie e ai ricordi del Pascoli, e per quelle righe che si sono conservate mentre invece la realtà si è diversificata e migliorata”.

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