Ucciso in Russia il gatto fiuta-storione. Attenzione ai contrabbandieri


Il felino collaborava con le forze dell’ordine
sniffando e scoprendo l’odore delle uova di storione. il pregiato e prezioso caviale, dalle auto dei contrabbandieri.
La
notizia, che risale alla scorsa estate, é stata diffusa dal
sito del Guardian.
Il gatto Ruskin, un randagio della città di Stavropol
(Russia meridionale) era stato addestrato a collaborare con la
polizia che combatte il commercio illegale, e spesso sanguinoso,
di storione e di caviale pescato di frodo nel mar Caspio.
Dopo un certo periodo di addestramento, il gatto, alimentato
con pezzetti e uova di pesce confiscati ai contrabbandieri, era
diventato un valido collaboratore.
”Il gatto trova il caviale
in tutti i nascondigli”, dicevano i poliziotti di Stavropol. I
media russi hanno reso noto che Rusik si era fatto rapidamente
dei nemici, sostituendo la guardia precedente, un cane da fiuto.
La polizia sospetta che l’uccisione sia stata una vendetta:
il gatto sarebbe stato investito dalla stessa macchina dove
pochi giorni prima aveva trovato dello storione di contrabbando.
Il mar Caspio, ai confini sud-occidentali della Russia, produce
circa il 90% del caviale mondiale.
Il commercio degli storioni ne ha quasi estinto alcune specie
come il beluga. Il caviale migliore raggiunge i 2.000 dollari al
chilo sul mercato americano.
”Questa vicenda ci ricorda che
ogni astuzia é utile per fermare la pesca eccessiva, e in parte
illegale, che dal Mar Caspio fino alle rive dell’Amur sta
mettendo a repentaglio lo storione a causa del caviale, prodotto
che viene venduto per cifre esorbitanti nei vari mercati
occidentali, Italia compresa” ha spiegato all’ANSA Massimilano Rocco,
Responsabile dell’Ufficio Traffic WWF.
La situazione é così critica che una specie come il beluga
é ormai prossimo all’estinzione. Anche l’Italia ha una
responsabilità diffusa in quanto é al centro di un traffico
illegale proveniente dai paesi del Mar Caspio. In particolare
dovrebbero essere intensificati i controlli in aree doganali
come gli aeroporti di Bologna e Rimini, scalo di importanti voli
dalla Russia.
L’Italia é uno dei più importanti produttori di
storioni a scopo di acquacoltura e di carne, ma importa anche
ogni anno diversi quintali di caviale soprattutto da Iran,
Russia e Cina. Russia, Azerbaijan, Kazakhstan e Turkmenistan
hanno comunque dovuto ridurre le quote di esportazione di
esemplari pescati nel Mar Caspio di circa il 50% rispetto al
1998, quando erano stati pescati circa 3.700 esemplari vivi.
Tutte le 25 specie di storione esistenti (alcune possono
raggiungere i cinque metri di lunghezza) sono inserite negli
Appendici della CITES, la Convenzione Internazionale che regola
il commercio delle specie animali e vegetali minacciate di
estinzione.