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Parla Corrado Della Vista

Turismo da sold out, ma solo i weekend. Poi saldi e camere vuote: insostenibile

In foto: Corrado Della Vista
Corrado Della Vista
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 10 Giu 2025 12:34 ~ ultimo agg. 16:35
Tempo di lettura 2 min

I pienoni dei fine settimana a Rimini non devono ingannare perché poi durante la settimana i prezzi delle camere d’hotel tornano a crollare e l’occupazione scende in modo preoccupante. A rilevare questa trend, in controtendenza con i primi commenti entusiasti sull’avvio della stagione 2025, è Corrado Della Vista, Presidente di Conflavoro PMI e albergatore. “Non possiamo pensare di fare una stagione turistica puntando solo sui weekend”, dice.

Della Vista parla poi di una “narrazione che si fa del turismo confusa, contraddittoria e spesso non realistica”. “Un giorno si parla di rallentamento, il giorno dopo di pienoni, poi di salvezza straniera, poi di flessione – aggiunge -. Ogni voce riporta dati diversi, ognuno si sveglia la mattina e pubblica numeri senza un criterio univoco. Questo sistema genera solo confusione”. Senza coerenza diventa difficile valutare oggettivamente programmare in modo serio. “Serve un sistema trasparente e condiviso – auspica Della Vista -, che tenga conto non solo dei volumi, ma anche della redditività media e della sostenibilità per gli operatori”.

Il presidente di Conflavoro mette poi in fila alcuni numeri esplicativi. Negli ultimi giorni, a partire da domenica 3 giugno, oltre 150 strutture alberghiere di Rimini sono risultate in vendita a tariffe tra i 28 e i 50 euro a notte (colazione inclusa, IVA e tassa di soggiorno comprese). Si parla di alberghi a 3 e 4 stelle con oltre 750 camere in vendita ogni notte nella sola città di Rimini. “Nessun albergatore vuole svendere il proprio lavoro – prosegue Della Vista -. Se ci fosse domanda, i prezzi sarebbero più alti. Il problema è strutturale: durante la settimana manca la richiesta. Il mercato costringe le strutture a svendere per non lasciare le camere vuote. E questa non è una scelta, ma una necessità”.

Un sistema che si basa solo sui sold out dei weekend non è sostenibile. “Servono politiche attive per stimolare la domanda nei giorni infrasettimanali, attrarre nuovi flussi e rafforzare l’identità della nostra offerta turistica. E soprattutto serve serietà nella lettura dei dati, altrimenti si continua a navigare a vista” – conclude Della Vista.



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