Travolta sulla Santarcangiolese. Morta in ospedale Rosalba Beiletti
Non ce l'ha fatta Rosalba Paola Beiletti, la donna di 68 anni travolta lo scorso 8 novembre mentre attraversava la strada a piedi lungo la via Santarcangiolese all’altezza della rotatoria con via Giovanni Paolo II a Santarcangelo. La donna, apparsa subito in gravi condizioni, ha lottato per oltre tre settimane tra la vita e la morte all'ospedale Bufalini di Cesena. Indagata per omicidio stradale la 62enne che l'ha investita, difesa dall'avvocato Luca Brugioni. I famigliari della vittima sono invece rappresentati dall'avvocato Enrico Graziosi. Disposta l'autopsia che sarà svolta il 3 dicembre poi si procederà all'espianto degli organi.
Rosalba Beiletti era molto nota nel cesenate dove era stata la prima tatuatrice. I famigliari e i suoi cari l'hanno voluta ricordare con un pensiero colmo di affetto_
"Rosalba, per tutti “la Rosy”, è stata una moglie, una mamma, una nonna ed un’amica speciale. Una di quelle persone che raramente si ha la fortuna di incontrare.
Sempre sorridente e generosa, pur mantenendo la sua innata discrezione, sapeva essere un punto di riferimento e di conforto per chiunque, anche nei momenti più difficili.
Donna di rara intelligenza e dai mille interessi, amava i libri e il disegno, una passione che condivideva con il suo adorato nipotino. Era molto attiva nella comunità: faceva parte di diversi club del libro ed era socia dell’Associazione Astrofili del Rubicone. Qui, insieme ai colleghi, si dedicava con entusiasmo alla divulgazione scientifica e all’uso dei forni solari, portando le sue conoscenze anche nelle scuole elementari del territorio.
Coltivava inoltre il benessere fisico attraverso il Qi Gong, il nuoto e i corsi frequentati presso la palestra Rami di Santarcangelo.
La sua scomparsa, aggravata dalla terribile dinamica dell'incidente, lascia in tutti noi un vuoto incolmabile e una ferita profonda.
Come da sue volontà non si terrà una cerimonia ufficiale; i suoi organi verranno donati nella speranza di poter regalare vita e amore a chi ne ha bisogno".
I familiari desiderano ringraziare per le tante testimonianze di affetto ricevute in queste lunghe settimane.












