Tasi e IMU. Nel 2015 entrate per 52,7 milioni


Nel 2015 nella casse del comune di Rimini 52,7 milioni per le entrate di Tasi e Imu, erano 52,9 nel 2014. In Consiglio Comunale ieri sera sono state approvate le delibere che definiscono aliquote e detrazioni delle imposte comunali (17 voti a favore e 5 contrari).
La scelta di fondo, ha spiegato l’assessore al bilancio Gianluca Brasini è stata quella dell’invarianza generale della pressione fiscale. Maggiori gli sgravi per la Tasi, aumenta l’Imu sugli immobili in affitto a canone concordato.
Le entrate stimate sono al netto del fondo di 250 mila euro destinati per la “no tax area” creata a favore delle nuove imprese.
Per il 2015 sono state confermate tutte le agevolazioni e detrazioni applicate lo scorso anno.
La Tasi sarà applicata solo sull’abitazione principale e beneficeranno degli sgravi un migliaio tra pensionati e invalidi. “E stata aumentata – spiega l’assessore – la fascia di pensionati ultrasessantenni ed invalidi oltre il 74%, beneficiari, oltre a quella ordinaria, della maggior detrazione di 30 euro sulla Tasi, innalzando la prima fascia di reddito da 9 mila a 12 mila euro. Attraverso questa operazione andremo ad alleggerire la Tasi per oltre un migliaio di anziani e invalidi”.
Rimodulate le aliquote Imu degli immobili affittati a canone concordato (da 0,70 a 0,89%), “in modo da coprire in parte gli investimenti aggiuntivi previsti per il 2015 sul welfare e ‘no tax area’, senza aumenti tributari”. Una correzione che tiene conto di un importante calo del numero degli affitti a canone concordato, dovuta in particolare al livellamento dei valori massimi a quelli dei canoni a libero mercato. Resta la convenienza fiscale complessiva del canone concordato rispetto al canone libero, con una Imu agevolata rispetto all’aliquota ordinaria dell’1,04, a cui si aggiungono le altre agevolazioni (cedolare secca con l’Irpef al 10% invece che al 21% e il fondo di garanzia per i proprietari che prevede il rimborso di 12 mesi d’affitto in caso di morosità)”.