Indietro
menu
Cronaca Newsrimini Rimini

Taffico da 250 mila euro al mese. I particolari dell’operazione Trans Oceanic

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 13 Giu 2005 17:08 ~ ultimo agg. 11 Mag 07:18
Tempo di lettura 3 min

La banda, per trasportare la merce dal Sudamerica all’Italia, si serviva di corrieri disposti ad ingoiare, per un ricompensa di 2 mila euro, ovuli contenenti droga (un uomo ne può ingerire fino a 90 pari ad 1 chilo e 300 grammi di droga). Per permettere il traffico si era anche creato un giro di false dichiarazioni di ospitalità (le carte d’invito in vigore con la vecchia normativa sull’immigrazione, che garantivano vitto, alloggio e occupazione), necessarie per far arrivare i corrieri che poi rimanevano clandestinamente in Italia. In totale sono 22 gli arrestati (tre ecuadoregni sono però latitanti) e dieci i chili di cocaina sequestrati nel corso di oltre 60 perquisizioni compiute in sette città: Rimini, Napoli, Lodi, Bergamo, Perugia, Varese e Milano. La droga era spacciata, prevalentemente, in locali notturni del capoluogo lombardo ma anche nei locali della riviera romagnola. Il volume complessivo d’affari del traffico è stato stimato in circa 250 mila euro al mese. Nell’operazione sono stati impegnati 250 carabinieri, tra cui anche gli agenti della caserma riminese.
Un altro colpo inferto al narcotraffico anche nell’operazione “Messico” condotta dalla Dia di Milano. 12 i provvedimenti di fermo emessi dalla direzione distrettuale antimafia e 31 le persone indagate nelle province di Milano, Massa Carrara e Rimini. Mente del traffico un commerciante in marmo che importava in Italia cocaina facendola arrivare dalla Colombia, via Messico, all’aeroporto di Malpensa nei modi piu’ svariati: nella cuccetta per trasportare
il cane (l’animale è poi stato adottato da una funzionaria della Dia), nei ‘bastoni della pioggia’, un souvenir normalmente riempito di palline che causano il caratteristico rumore e, in questi casi, invece, imbottiti di droga.
L’attività del 43enne Massimo Tenerani, di Massa Carrara si è conclusa con il fermo disposto dal pm antimafia di Milano al termine di una lunga indagine affidata alla Dia di Milano che ha portato ad altri sette fermi, mentre altri provvedimenti riguardano tre cittadini messicani e un italiano che è riuscito a fuggire in
Brasile (uno dei fermati è stato bloccato mentre si stava imbarcando come mozzo su una nave). In tutto gli indagati sono 31.
Cinque corrieri erano stati arrestati nei mesi scorsi, provenienti da Cancun ed erano stati sequestrati oltre sei chilogrammi di cocaina (uno ne aveva un campione di 500 grammi in previsione di un futuro acquisto). Oltre 10 mila ore di intercettazione telefoniche
hanno consentito di ricostruire l’organigramma del gruppo e di accertare che, nel corso degli anni, questo aveva importato oltre 50 chilogrammi di droga, destinata a Milano, ma anche alla Svizzera, a Rimini e a Carrara.
Gli investigatori hanno anche trovato tracce di 200 chili di hashish e altrettanti di cocaina che Tenerari aveva intenzione di importare nascondendoli in blocchi di marmo appositamente
forati e poi ricoperti. L’imprenditore era particolarmente accorto tanto da scoprire, con un particolare rilevatore, una microspia piazzata in casa sua, mentre i bonifici di denaro connessi al traffico erano isposti ‘estero su estero’, da una banca di Montecarlo attraverso una triangolazione a una
messicana (dalla documentazione delle sue aziende, peraltro in cattive acque, sono comunque emersi 500 mila euro ingiustificati).
Tenerari, Orlando Barsi, detto ‘Il Guappo’, 43 anni di Carrara, Gabriele Boscolo, 44 anni di Abbiategrasso (Milano) e il milanese Stefano Curzi, 35 anni, tutti fermati, sono accusati
anche di estorsione nei confronti di una coindagata: l’avrebbero costretta a vendere droga per essere ripagati di 400 milioni di
lire per un acquisto non andato a buon fine.
Il pm Musso, nel corso della conferenza stampa, accanto al colonnello Stefano Polo, ha sottolineato l’ ”entita’ del fenomeno” che ”non va assolutamente sottovalutato” anche
dall’opinione pubblica ed ha auspicato un otenziamento della Dia.

Altre notizie