Costringe la collega a subire atti sessuali in stanza, salvata da un amico


Erano entrambi colleghi di lavoro, arrivati in Riviera per la stagione estiva, e condividevano lo stesso alloggio. Lui è 33enne originario di Catania, mentre lei una 18enne lombarda che all'epoca dei fatti (era il giugno 2024) non era ancora maggiorenne. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Bellaria Igea Marina, coordinati dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, mentre entrambi si trovavano nella stessa stanza, il catanese si sarebbe abbassato all'improvviso i pantaloni e le avrebbe mostrato i genitali. Sconvolta da quel gesto inaspettato, la minore si è spostata di scatto e ha inziato ad urlare.
Come se nulla fosse, il 32enne le ha afferrato il viso tentando di baciarla in bocca contro la sua volontà. A salvare la 17enne è stato un amico, entrato in stanza e frappostosi tra i due. Dopo una breve colluttazione il ragazzo è riuscito ad allontanare l'uomo, poi ha chiamato i carabinieri.
Al termine delle indagini, il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio del 32enne, difeso dall'avvocato Rocco Lombardo del foro di Bergamo, per violenza sessuale aggravata dall'aver commesso il fatto ai danni di persona non ancora maggiorenne. Il prossimo 1 ottobre, davanti al gip di Rimini Vinicio Cantarini, si terrà l'udienza preliminare.