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Stoccata al comitato

Stoccaggio amianto: Manta sospende parte del progetto a Misano

In foto: prima e dopo la bonifica Manta
prima e dopo la bonifica Manta
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Sab 19 Lug 2025 11:29 ~ ultimo agg. 15:46
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La società Manta Costruzioni, di concerto con il Comune di Misano, ha deciso di sospendere parte del progetto legato allo stoccaggio temporaneo dell’amianto. Una decisione che accoglie le richieste dell'amministrazione comunale e presa dalla società a seguito di nuove scelte gestionali. L'intervento insiste nell'area artigianale misanese. Proseguirà invece lo stoccaggio di rifiuti RAEE (elettrici ed elettronici) e di rifiuti inerti, come previsto nell’autorizzazione.

L’azienda ribadisce che nonostante tutte le legittime autorizzazioni concesse dagli enti preposti (Regione, Ausl, Arpae), che si sono occupate dello screening ambientale, non porterà quindi a compimento la parte del progetto che riguarda lo stoccaggio di mca idoneamente sigillato di quantitativi minimi da avviare allo smaltimento presso centri specializzati, stoccati in uno spazio dedicato e coperto di 40 metri quadri corrispondenti a qualche camion all’anno.

Manta precisa poi che "si tratta di progetti che hanno una gestazione condivisa con gli Enti competenti ed interferenti, pur trattandosi di attività completamente innocue per la cittadinanza, che presumono un confronto serio e motivato prima di arrivare ad una decisione definitiva".
La società ricorda che la "stessa amministrazione comunale, nelle sue comunicazioni, ha sempre manifestato una attenzione particolare sul tema, fino ad una insoddisfazione espressa nel maggio scorso per autorizzazioni che dovevano tener conto delle osservazioni espresse."

"Ribadiamo comunque - aggiunge Manta - che non si sarebbe trattato di alcuna discarica di amianto, ma solo di stoccaggio temporaneo di piccoli quantitativi già trattati e in sicurezza derivanti dall’attività di bonifica che l’azienda svolge da anni sul territorio provinciale, e non come divulgato da manifestazioni e di comunicazioni fuorvianti e inutilmente allarmistiche".

La società conclude però definendo molto più preoccupanti "i quantitativi ancora esistenti sui capannoni della stessa zona artigianale, esposti da decenni alle intemperie e mai bonificati ma che stranamente non vengono reputati pericolosi dallo stesso comitato della zona artigianale".

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