Sicurezza, Maroni: ‘Più poteri e più risorse ai sindaci’


“Più poteri ai sindaci e più risorse” per “dare una risposta più efficace alla domanda di sicurezza che vien dai cittadini”. E’ Roberto Maroni, ministro dell’Interno, a Parma a parlare così, dopo un incontro con i sindaci firmatari di un documento, la Carta di Parma. Il titolare del Viminale ha detto che è intenzione del Governo “dare una risposta di sistema e non emergenziale”, offrendo ai sindaci “le responsabilità, ma anche i mezzi per affrontarle”.
Roberto Maroni si è soffermato anche sul tema della prostituzione, per la quale i relatori al Senato del progetto di legge sul Pacchetto Sicurezza, Filippo Berselli (AN) e Carlo Vizzini (FI), rispettivamente presidenti delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali, hanno proposto l’aggravante di “pericolosità sociale”. Il ministro ha detto che “Considerare la prostituzione come un reato ha i suoi pro e i suoi contro. Altri Paesi hanno risolto la questione in maniera differente, col controllo igienico e sanitario delle prostitute oltre che con quello fiscale”. Il ministro, che nei giorni scorsi ha rilanciato l’idea dei “quartieri a luci rosse”, ha detto che “occorre introdurre una norma definitiva nell’ordinamento italiano”.
Sollecitato dai giornalisti, il ministro ha parlato anche del reato di clandestinità. “E’ necessario: senza di esso non avremmo la possibilità di espellere davvero chi deve essere espulso. La normativa europea, infatti, prevede solo il foglio di via: in pratica, in questo modo, non viene espulso nessuno. Invece, grazie al reato, possiamo mettere in pratica l’espulsione immediata. Ma la questione deve essere affrontata in modo tale da non intasare i processi”.