Serate di pianobar in hotel e ristoranti, 80enne evade le tasse e finisce a processo


Si è sempre definito un artista e, una volta in pensione, ha iniziato a fare serate di pianobar in hotel, ristoranti e bar della Riviera, soprattutto nella zona di Cattolica e Rimini. Più un hobby che un lavoro per questo oggi 88enne, originario di Campobasso, che attualmente si trova in una casa di riposo. Un hobby, però, che secondo la guardia di finanza di Rimini, gli avrebbe fruttato nel 2017 la bellezza di 156mila euro, ricavi che i finanzieri hanno ricostruito svolgendo accertamenti fiscali sulla ditta individuale di cui l’arzillo musicista era titolare.
Dalle indagini è emerso che su quei 156mila euro ricavati, l’88enne (che all’epoca di anni ne aveva 81) aveva evaso 59mila euro di imposte, avendo – secondo l’accusa – omesso di presentare la dichiarazione dei redditi ai fini Irpef relativa al 2017. Quando l’anziano musicista è finito indagato per evasione è caduto dalle nuvole. Per lui, infatti, il pianobar era poco più che un hobby. A gestire la contabilità, poi, era lui stesso, senza l’aiuto di professionisti del settore.
Una volta concluse le indagini della Procura di Rimini, l’88enne è stato rinviato a giudizio. Qualche giorno fa, però, il tribunale monocratico di Rimini l’ha assolto per tenuità del fatto. Il suo legale, l’avvocatessa Cinzia Bonfantini, ha fondato la sua difesa sul fatto che gli importi calcolati dalla Finanza fossero desunti e non certi e che mancasse da parte del suo assistito il dolo specifico, ovvero l’intenzione consapevole di sottrarsi al pagamento delle imposte, necessario – secondo la Cassazione – per la configurazione del reato. Per conoscere le motivazioni della sentenza bisognerà attendere 90 giorni.