Indietro
menu
una riflessione su Gaza

La disumanità non si combatte con disumanità

In foto: bombe su Gaza
bombe su Gaza
di Carlo Alberto Pari   
Tempo di lettura 3 min
Dom 1 Giu 2025 14:59 ~ ultimo agg. 30 Mag 15:06
Tempo di lettura 3 min

L'editoriale della Domenica

di Carlo Alberto Pari

Ripropongo il mio articolo sul dramma della “guerra di Gaza”, pubblicato con estremo coraggio da questa testata, Domenica 3 dicembre 2023 allora, sembrava un’analisi totalmente contro corrente, quasi blasfema, ora, quasi tutti parlano di massacro, peccato che da allora, i morti sono passati da 14.000 a circa 60.000, dei quali, circa il 50% Bambini, Donne e Anziani, inermi, non pericolosi terroristi. Era necessario attendere altri 18 medi di massacri, circa 40mila ulteriori morti, centinaia di migliaia di feriti e mutilati, per comprendere ciò che stava accadendo?

Sarebbe estremamente complesso ed assai soggettivo, entrare in merito alle ragioni della storica contesa tra Israele e la Palestina, un conflitto che si protrae da oltre mezzo secolo, senza alcuna soluzione di causa. Di certo però, l’attacco perpetrato ai danni d’Israele, ove sono stati prelevati centinaia di ostaggi, uccise oltre 1.400 persone, tra uomini, donne, bambini, in diversi casi torturando o facendo scempio dei corpi, è un atto orrendo, di natura terroristica, difficilmente inquadrabile in azione di guerra, eseguito con esecrabile ferocia e disumanità . Di certo però, ad un atto terroristico, seppure orrendo, una Nazione democratica dovrebbe rispondere in modo consono, mettendo in atto ogni azione ed ogni forza disponibile per la ricerca dei colpevoli, per poi punirli pesantemente, ma sempre rapportandosi alle norme, nazionali ed internazionali. Da quanto ci perviene, la risposta ha colpito pesantemente anche la popolazione civile, obbligatoriamente circoscritta in un perimetro chiuso, senza possibilità di scampo, non di rado, privata di energia elettrica, cibo, acqua e medicinali. E’ difficile, persino immaginare la mano di un militare di una Nazione civile e democratica, che sgancia bombe su persone inermi, per punire i terroristi in mezzo a loro. Con quale umanità si colpiscono i bambini, gli anziani, i malati, le donne, ma anche gli uomini, in tanti casi, probabilmente usati come scudi dai terroristi, anche negli ospedali. In poco più di un mese, il numero di morti segnalati supera i 14.000, tra i quali, circa 6.000 bambini e 4000 donne ! Quale risultato si può ottenere, combattendo in questo modo la disumanità di un atto terroristico efferato? Con buona presunzione, i terroristi moltiplicheranno i loro adepti, perché chiunque ha subito morti o feriti nella propria famiglia, soprattutto se incolpevoli, cercherà vendetta, alimentando una spirale d’odio per chissà quante altre generazioni. Un’azione terroristica, per quanto orrenda, si combatte con veemenza, ma con i tempi ed i mezzi inquadrabili in perimetri di civiltà e giustizia, che giustifica e regolamenta la difesa, il cui fine, è avulso dallo straziare incolpevoli, per punire in mezzo a loro, pochi, o tanti rei. 

Altre notizie