Scontri prima del derby, le reazioni della politica. Sadegholvaad: vergogna


Una presa di posizione forte quella del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad sugli scontri avvenuti prima della partita di basket RBR-Unieuro. Scontri che mettono in forte rischio la trasferta per le prossime gare, anche se il primo cittadino spera non sia così.
"Quanto è accaduto ieri pomeriggio prima della partita di basket merita solo un commento: vergogna. Francamente ci siamo tutti stancati di subire 'imprese' di delinquenti (non chiamiamoli, per favore, tifosi o facinorosi e non cediamo alla tentazione cinica di dire 'il mondo dello sport è questo') il cui unico scopo è trasformare in esibizione violenta quella che è una festa e una serata magnifica di competizione sportiva ad alto livello con la partecipazione di migliaia di bambini, donne, appassionati. Siamo sicuri che gli investigatori presto identificheranno i responsabili dell'assalto, auspicando quindi la giusta, sacrosanta punizione. Ma va sottolineato quello che produce questo meccanismo infernale di intendere lo sport e in generale la vita. Intanto magari (spero di no) produce il divieto di trasferta di tutti gli appassionati riminesi di pallacanestro a Forlì. Intanto vieta al tifo sano di seguire la propria squadra impegnata in una cavalcata esaltante. Intanto di fatto fa pagare agli sportivi riminesi l'assalto violento da parte di persone presumibilmente (ci sono indagini in corso) supporter della squadra avversaria. Oltre il danno la beffa. E tutto questo 'sigillato' da regole nazionali che piuttosto che cercare di salvaguardare la passione vera e spontanea preferiscono tagliare il bambino in due. Un gioco al massacro la cui vittima principale è lo sport stesso".
Il deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna: "Non è tifo, né sostegno alla squadra del cuore. È la violenza gratuita di persone che sfogano le loro frustrazioni personali e sociali in un surplus di aggressività verso gli altri, in questo caso contro la tifoseria riminese. Un fenomeno da perseguire e punire senza se e senza ma, mettendo gli autori forlivesi di questi gesti di fronte alla responsabilità diretta delle loro azioni, né si può giustificare soprattutto in contesti festosi di aggregazione collettiva alla presenza di famiglie. Un plauso quindi alle Forze dell’Ordine che avrebbero già individuato i facinorosi e starebbero vagliando le relative responsabilità. L’auspicio è che per i violenti non ci siano sconti. Invio anche la mia solidarietà alla squadra forlivese di basket Unieuro, alla squadra riminese del Rivierabanca e alle tifoserie sane che le sostengono che da questa vicenda potrebbero uscire penalizzate se l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive decidesse di far giocare a porte chiuse le prossime gare tra le due squadre romagnole”. Già l’11 febbraio scorso Morrone aveva organizzato un incontro a Roma, al Viminale, tra le società di basket ‘Pallacanestro 2.015’, Fortitudo Bologna, Rinascita Basket Rimini e di calcio di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini Ravenna, Forlì e il prefetto Diego Parente, capo segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e Maurizio Improta, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, per cercare “una via d’uscita che tuteli la sicurezza pubblica e che consenta alle tifoserie sane di seguire la squadra del cuore coniugando la garanzia di sicurezza con le legittime aspettative dei tifosi e dei Club” dopo il ‘caso’ del 15 gennaio 2025 quando si era diffusa la notizia del divieto ai tifosi riminesi di assistere al derby di basket tra Forlì e Rimini deciso dalla prefettura di Forlì-Cesena sulla scorta di episodi particolarmente violenti perpetrati da gruppi di facinorosi riminesi".
Condanna anche da Alice Parma, consigliera regionale del PD:
"Esprimo la mia ferma condanna per gli scontri avvenuti ieri prima della partita tra RivieraBanca e Unieuro Forlì. Episodi di violenza come questi sono inaccettabili e incompatibili con i valori dello sport e della nostra comunità. Il basket è qualcosa di profondamente diverso: è un gioco di squadra, una festa di entusiasmo e partecipazione, una dimensione estremamente familiare e gioiosa. È un luogo dove generazioni si incontrano sugli spalti, dove i giovani, le famiglie e gli ultras condividono una passione autentica.
Il Flaminio, casa della RBR, è l'esempio più bello di questi valori - lo dico anche perché frequento con passione le partite. Uno palasport con un pubblico caloroso, vivace e sano, dove la competizione sportiva si vive con intensità ma sempre nel rispetto dell'avversario. Mi auguro che vengano individuati quanto prima i responsabili degli scontri di ieri e che rispondano di quanto fatto, perchè sono tutto fuorché tifosi e rovinano uno sport bellissimo. Vogliamo continuare a guardare le partite con partecipazione e serenità. Le azioni di pochi non devono né possono compromettere la passione di tanti".