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Interrogazione in senato

Azione: destinare all'aeroporto Fellini i fondi per la 3° tratta del Metromare

In foto: il Metromare
il Metromare
di Redazione   
Tempo di lettura 6 min
Gio 29 Mag 2025 17:34 ~ ultimo agg. 18:21
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Il gruppo parlamentare di Azione, con il Senatore Marco Lombardo, ha presentato una interrogazione al Ministero delle Infrastrutture per chiedere di riconsiderare il finanziamento alla terza tratta del Metromare, Riccione-Cattolica, destinando eventuali risorse allo sviluppo dell’Aeroporto Fellini di Rimini. Lo rende noto Luigi Santi, Presidente Provinciale di Azione. L'interrogazione arriva alla vigilia della scadenza dei termini per partecipare proprio al bando ministeriale per accedere ai finanziamenti per la tratta tra Riccione e Cattolica e per quella verso la stazione di Santarcangelo. Il senatore nel suo interventi in Aula ha ricordato i costi per la realizzazione della prima tratta, 92 milioni di euro (8,3 al km), e la discrepanza tra i circa 4 milioni di passeggeri previsti da progetto e i 700 mila circa del 2022 e 2023 (ultimi dati disponibili). Al capitolo costi, l'onorevole Lombardo ha evidenziato poi che "i Comuni della provincia di Rimini sono chiamati a partecipare al mantenimento con contributi consortili di oltre 1,7 milioni di euro annui, siccome la bigliettazione contribuisce per appena un terzo". 60 i milioni di euro finanziati invece per la seconda tratta, i cui cantieri dovrebbero aprire a breve, tra stazione di Rimini e Fiera pari a circa, ha detto sempre l'esponente di Azione, 14 milioni al km per una stima di 6,5 milioni di passeggeri annui. Per la tratta Riccione - Cattolica invece vengono richiesti 104 milioni di euro (stima 3 milioni di passeggeri). Per contro, il senatore mette in fila numeri e progetti dell'aeroporto di Rimini "per il quale il biennio 2025-2026 sarà cruciale per l’espansione di voli e rotte, dopo aver registrato un aumento del traffico passeggeri di quasi il 15 per cento dal 2023 al 2024, con un tasso di riempimento dei voli vicino al 90 per cento, e di nuovo un aumento annuo del 17 per cento nei primi mesi del 2025". Servirebbe quindi "un serio piano di investimento per rendere sempre più funzionale questo scalo aereo al fine di portare di anno in anno sempre più turisti in riviera rappresenterebbe uno scenario ideale per tutto il bacino di riferimento". Quindi la richiesta al ministero è quella di dirottare le risorse sull'infrastruttura aeroportuale. 

Una richiesta condivisa dal presidente provinciale di Azione, l'ex assessore riccionese Santi: "è stato dimostrato l’assoluto spreco di denaro pubblico già per la prima tratta Rimini - Riccione - commenta -, dove i numeri relativi agli utenti sono 6 volte inferiori alle previsioni date al Ministero per il finanziamento, ed i Comuni stanno già condividendo nei propri bilanci elevati costi per il mantenimento della prima tratta del Metromare: i biglietti venduti infatti non bastano certo per sostenere l’opera. Inoltre la seconda tratta Rimini - Rimini Fiera avrà un costo al km addirittura superiore alla prima tratta con numeri che non saranno in alcun modo vicini a quelli previsti con conseguenti nuove risorse che i Comuni dovranno mettere a disposizione per mantenere la nuova tratta del Metromare. Quindi è ora di dire basta ad infrastrutture inutili, costose, invasive, deturpanti e non corrispondenti ai bisogni dell’utenza. La terza tratta Riccione - Cattolica così come progettata e prevista è inutile e porterebbe ulteriore spreco di fondi pubblici. Si punti invece a rafforzare il nostro aeroporto, volano fondamentale per il turismo provinciale, nel rispetto degli orientamenti della Commissione europea in materia di aiuti di Stato. Azione è sempre a favore di infrastrutture utili che portino veri benefici al territorio" conclude Santi.

L'interrogazione del Senatore Marco Lombardo (Azione)

Premesso che:

il 30 maggio 2025 scadranno i termini per la presentazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di istanze nell’ambito del decreto 21 ottobre 2022 recante l’adozione delle "linee guida operative per la valutazione degli investimenti - settore trasporto rapido di massa";

il “Metromare”, a differenza di quanto farebbe intendere il nome, è un’infrastruttura di trasporto su gomma situata, con corsia dedicata, tra due muri di cemento armato e inaugurata nel 2019;

la prima tratta, tra le stazioni ferroviarie di Rimini e Riccione, è stata realizzata con un costo di 92 milioni di euro, cioè di oltre 8,3 milioni di euro al chilometro, oltre ad elevati costi ambientali;

ai fini del finanziamento CIPE, il progetto stimava per tale tratta un afflusso annuo di circa 4 milioni di passeggeri. Tale dato è estremamente distante dalla realtà dei fatti: nel 2022 e 2023 i passeggeri sono risultati essere inferiori a 700.000, con i Comuni della provincia di Rimini chiamati a partecipare al mantenimento con contributi consortili di oltre 1,7 milioni di euro annui, siccome la bigliettazione contribuisce per appena un terzo;

lo scorso marzo il Ministero ha finanziato la seconda tratta tra la stazione e la fiera di Rimini, con un costo totale di 60 milioni di euro per una tratta di appena 4,2 chilometri: 14 milioni di euro al chilometro, quasi il doppio della prima, con una stima annua di 6,5 milioni di passeggeri, chiaramente ancora tutta da verificare e, probabilmente, irrealistica;

i Comuni di Riccione, Misano Adriatico e Cattolica hanno richiesto al Ministero un finanziamento di 104 milioni di euro per una terza tratta tra Riccione e Cattolica (lunghezza di 7,1 chilometri) per un costo chilometrico che rasenta i 15 milioni di euro e una stima di 3 milioni di passeggeri;

considerando la compresenza della linea ferroviaria, evidentemente preferita dall’utenza, gli alti costi sostenuti dal bilancio dello Stato e dalle amministrazioni comunali, oltre al fatto che le tre tratte non sarebbero unite da un unico mezzo di trasporto su gomma ma da tre diversi mezzi, a ben vedere non si comprende quali motivazioni di efficienza e corretto uso del denaro pubblico abbiano portato a tali ingenti investimenti;

si segnala, peraltro, come in zona sia invece presente l’aeroporto di Rimini, per il quale il biennio 2025-2026 sarà cruciale per l’espansione di voli e rotte, dopo aver registrato un aumento del traffico passeggeri di quasi il 15 per cento dal 2023 al 2024, con un tasso di riempimento dei voli vicino al 90 per cento, e di nuovo un aumento annuo del 17 per cento nei primi mesi del 2025. I numeri assoluti sono ancora ben lontani dal record dell'ultimo quarto di secolo pari a 920.000 passeggeri registrato nel 2011, dunque un serio piano di investimento per rendere sempre più funzionale questo scalo aereo al fine di portare di anno in anno sempre più turisti in riviera rappresenterebbe uno scenario ideale per tutto il bacino di riferimento,

si chiede di sapere, nella consapevolezza di voler dotare il Paese di un sistema di trasporto pubblico moderno ed efficiente, se il Ministro in indirizzo non ritenga di rivedere quantomeno il progetto relativo alla terza tratta del Metromare, e di destinare tali risorse verso progetti maggiormente efficaci per il territorio e le sue infrastrutture, come ad esempio il vicino aeroporto di Rimini, nel rispetto degli orientamenti della Commissione europea in materia di aiuti di Stato.

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