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Rimini Eccentrica. Alla Darsena mostra sull’ospitalità

In foto: Alcuni dei pannelli in mostra
Alcuni dei pannelli in mostra
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 1 Ago 2016 13:01
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173 anni di turismo balneare raccontati in una mostra per immagini. Si intitola “Rimini eccentrica. Marina World”, la mostra curata dagli architetti Alida Carletti e Umberto Ciccarelli. Promossa dall’associazione Eventi inCentro e allestita alla Darsena di Rimini fino al 30 settembre, ingresso gratuito, l’esposizione offre 50 grandi immagini per raccontare le trasformazioni socio-antropologiche che hanno accompagnato l’evoluzione del turismo.

una foto d'epoca

 

La presentazione della mostra

Dall’inaugurazione del primo stabilimento balneare della riviera (1 luglio 1843), con i rudimentali camerini posti al di sopra di palafitte sul mare, collegati a terra da una passerella, si passa alla nascita del Kursaal, che rappresenta il segno del “Grandioso Stabilimento Balneare”, con la suggestiva pagoda per i bagni marini. I primi del ’900 sono gli anni della nascita del Grand Hotel e del grande asse viario del Lungomare, mentre il secondo Dopoguerra vede l’affermarsi in tutta Europa della Riviera di Rimini. “Alla filosofia di questo nuovo stabilimento si ricollega la nascita di una nuova idea di turismo e di vacanza che unisce la salute al divertimento – spiegano i due curatori -. È la prima sperimentazione di questo nuovo modello che diventerà a Rimini il modello trainante del moderno wellness”.

Nemmeno la guerra e la distruzione a tappeto riescono a mettere k.o. Rimini e il suo turismo. Indicando la strada della vacanza al mare per tutti, la città risorge e imbocca la strada del turismo di massa, l’unica offerta sul mercato. Una creatività che porterà qualche anno più tardi a contare 1300 alberghi, 40mila camere, 64mila posti letto, stando almeno ai dati ufficiali.

Marina World” cresce e cambia. E la mostra “Rimini eccentrica” racconta le varie fasi con gusto e attenzione al particolare.

Albergatori, ristoratori, artigiani, commercianti e bagnini fanno il “miracolo” della riviera romagnola. Esplode il divertimentificio: sono gli anni del turismo di massa, del “carnaio” sulla spiaggia, del fare turismo in modo intensivo ed esasperato. Esplode il mito della Publiphono, il Bandiera Gialla (e il Paradiso) fa il giro del mondo. Il resto è storia recente, attualità: gli sport sulla battigia, la Notte Rosa, i fuochi d’artificio, i locali sulla sabbia, il BoaBay.

E nella mostra c’è spazio pure per una storia nella storia del turismo riminese: si tratta del percorso delle insegne che “accendono” centro storico e marina, spesso per merito di Neon Rimini, azienda nata nel 1956 grazie all’intuizione del cav. Giuseppe Ciabatta.

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