Economia riminese, previsioni in chiaroscuro. Aumenta disoccupazione


Un 2025 in chiaroscuro per l’economia riminese. E’ quello che emerge dagli scenari previsionali elaborati da Prometeia. Le note positive riguardano la crescita stimata per il valore aggiunto e l’export. Il primo, che rappresenta la ricchezza creata da un'impresa nel processo produttivo, dovrebbe aumentare dello 0,6%, in linea con la variazione regionale. A trainarlo, in base alle stime, il macro-settore dei Servizi (+1%) e, in misura inferiore, l’Industria (+0,2%) mentre flessioni sono previste nelle Costruzioni (-2,8%) e nell’Agricoltura (-0,7%). Il 2024 dovrebbe chiudersi invece con un aumento del valore aggiunto dello 0,3% (in lieve calo dal +0,4% previsto a gennaio). Ammonterà a 29.300 euro il valore aggiunto per abitante nel 2025, in linea col dato nazionale ma quasi 6.000 euro in meno della media dell’Emilia-Romagna. Alla voce export, la provincia di Rimini segna un aumento previsto dell’1% nell’anno in corso, superiore a Regione e resto del Paese anche se più contenuto rispetto alle previsioni di inizio anno. Note negative arrivano invece dal mercato del lavoro: si stima nel riminese un tasso di attività in lieve aumento e uno di occupazione in lieve calo, entrambi comunque ben al di sotto della media regionale, e preoccupa il dato della discoccupazione prevista in deciso aumento, dal 4,7% del 2024 al 5,4% dell’anno in corso. In Emilia-Romagna il tasso è al 4,3%. Bassa anche la produttività per addetto: 65.300 euro nel riminese contro i 77.300 regionali. Per quanto riguarda le famiglie, si stima un reddito disponibile in crescita nel 2025 del 2,5%, inferiore però all’aumento regionale e nazionale.
“I nuovi scenari previsionali di Prometeia, aggiornati ad aprile, delineano un quadro in chiaroscuro per l'economia della Romagna nel 2025" - commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna -. "Da un lato, ci sono segnali di miglioramento, con le previsioni di crescita del valore aggiunto e dell'export. Questi risultati testimoniano la vitalità del nostro tessuto produttivo, in particolare nei settori chiave dell'Industria e dei Servizi, importanti per la nostra economia. L’agricoltura e le costruzioni, però, mostrano segnali di flessione, così come il mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione in aumento e una produttività ancora distante dai livelli ottimali. La Camera continuerà a impegnarsi attivamente per sostenere il nostro sistema imprenditoriale, anche attraverso il monitoraggio puntuale dell'evoluzione del contesto economico, e collaborando con istituzioni e organizzazioni per favorire la crescita equilibrata e sostenibile del territorio."