Quindicenne violentata al parco Marecchia, chiesti 6 anni per l'imputato
All'epoca aveva da poco compiuto 15 anni quando fu convinta da quel ragazzo appena maggiorenne, conosciuto mesi prima alla fermata dell'autobus della stazione ferroviaria di Rimini, a incontrarsi al parco Marecchia. Non poteva immaginare che lui l'avrebbe violentata dietro una casetta dell'acqua in disuso, nonostante i suoi ripetuti ed espliciti rifiuti. Era l'agosto del 2021 quando la ragazzina, di origini sudamericane, secondo la ricostruzione dell'accusa, fu spogliata con la forza e costretta a consumare un rapporto sessuale con l'imputato, un ragazzo afgano, oggi 22enne, arrivato in Italia attraverso un corridoio umanitario, con un passato da atleta semiprofessionista di arti marziali miste.
La vittima lo avrebbe implorato di lasciarla andare, ma lui non si sarebbe fermato. Nella testimonianza resa agli inquirenti, la 15enne riferì di aver urlato più volte per chiedere aiuto, inutilmente purtroppo. Il pubblico ministero Luca Bertuzzi ha chiesto una condanna in primo grado, davanti al tribunale collegiale di Rimini, a 6 anni di reclusione per l'afgano (difeso dall'avvocato Gianluca Tencati), che ha sempre sostenuto di essere certo che la minore fosse consenziente.












