Pugni e calci alla compagna mentre tiene in braccio la figlioletta, allontanato 52enne


Ci sarebbe l’abuso di sostanze stupefacenti dietro l’ultimo caso di maltrattamenti in famiglia verificatosi nel Riminese, dove un 52enne nato a Rimini ieri è stato costretto su disposizione della gip Raffaella Ceccarelli a lasciare la casa familiare e a non avvicinarsi alla persona offesa, la madre dei suoi tre figli.
La donna, infatti, dopo tre anni di violenze fisiche, psicologiche e verbali ha trovato la forza di denunciare il compagno alla polizia. Nella richiesta di misura cautelare, avanzata dal pubblico ministero Luca Bertuzzi, sono riportate minacce di morte rivolte dall’uomo alla convivente ma anche ai figli minori, oltre a episodi di percosse. La donna nei mesi scorsi era stata costretta a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso, dopo essere stata colpita con calci e pugni nonostante in quel frangente tenesse in braccio la figlia di appena 3 anni. Il 52enne avrebbe sfogato la sua ira anche sul cane di famiglia, preso a calci senza motivo.
Lo scorso 27 dicembre, dopo essere stato convocato in caserma dai carabinieri, era ritornato a casa e aveva minacciato la moglie di gettarla giù dalle scale. Ora dovrà stare alla larga dalla donna, pena l’inasprimento della misura cautelare.