Primi passi per “Fiori e tragitti” il futuro dell’ex stazione di via Pascoli


Arrivato nono su 43 progetti inviati, “Fiori e tragitti” il progetto del comune di Rimini per disegnare il futuro della ex stazione ferroviaria di via Pascoli (Rimini-Marina) è stato selezionato e finanziato nel bando “partecipazione” della Regione Emilia Romagna. 15.000 euro di risorse che serviranno ad avviare il percorso partecipativo di co-progettazione per realizzare un hub interculturale con una forte caratterizzazione sociale ed ambientale, in grado di valorizzarne la vocazione storica al transito, all’incontro e allo scambio. Nei prossimi giorni verrà convocato il primo tavolo di coprogettazione che vedrà la partecipazione dell’associazione Forum Rimini Venture, Volontaromagna e Il Palloncino Rosso. È previsto poi l’ampliamento del partenariato, a partire da Anthea e dalla Cattedra UNESCO in Educazione alla Cittadinanza Globale. Le aree interessate dal progetto si prestano infatti a diverse soluzioni, comprendendo sia spazi al chiuso che all’aperto, con una parte di aree verdi e a vocazione naturale. L’idea, spiega l’amministrazione, è quella di una riqualificazione non solo strutturale ma anche sociale. ‘Intercultura, rigenerazione, ambiente – commenta la vicesindaca con delega alla partecipazione, Chiara Bellini – sono tre degli assi portanti di un progetto, ‘fiori e tragitti’, con grandi potenzialità, in un’area strategica della città. Il finanziamento ottenuto è un grande risultato, che segue mesi di lavoro intenso con gli uffici. Ora siamo nelle condizioni di avviare una sperimentazione attesa, che partirà proprio dall’incontro e dal confronto con i cittadini e le diverse associazioni e istituzioni coinvolte’.
L’area interessata è di circa 4.200 metri quadrati e si affaccia su via Pascoli, in corrispondenza della fermata del Metromare. Ospitava tre edifici costruiti dal 1926 al 1932: il fabbricato viaggiatori di circa 100 mq, il deposito di circa 430 mq (non più presente) e il fabbricato officina per treni SVERT (Società Veneto Emiliana Ferrovie Tramvie), di circa mq. 450. Gli edifici costituivano il nucleo della stazione Rimini- Marina, che collegava la città a San Marino con 9 fermate, con un tempo di percorrenza medio di 53 minuti. La linea cessò il servizio il 4 luglio 1944. L’area è stata data in concessione gratuita alla cooperativa cento fiori negli anni 1970 e da allora utilizzata per coltivazione fiori.
Nel 2019 l’allora giunta Gnassi aveva approvato un progetto di fattibilità che prevedeva l’abbattimento della recinzione che divide l’area esterna, coltivata a fiori, dal parco pubblico adiacente per ampliare la porzione di verde pubblico. Il progetto ipotizzava poi di utilizzare il “fabbricato viaggiatori” per piccoli uffici e biglietteria, mentre l’ex officina sarebbe diventato un punto ristoro e sala espositiva – mostra mercato fiori. C’era anche l’ipotesi di realizzare un piccolo museo permanente sulla storia delle due linee ferroviarie dismesse, la Rimini-San Marino e Rimini-Novafeltria.
Il progetto era stato poi inserito nel Piano triennale dei Lavori Pubblici 2023-2025: oltre alla rigenerazione degli spazi verdi, l’obiettivo era farne un nuovo hub per eventi culturali e attività di formazione e partecipazione con sale civiche, spazi ad uso delle vicine scuole e centro giovani.