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Polemiche su accordo SCM: CISL Thiene contro CGIL: ‘Presuntuosa’

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Dom 17 Gen 2010 10:37 ~ ultimo agg. 13 Mag 12:11
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“Vertenza SCM Group. La presunzione della Fiom-Cgil non ha limiti…e canta vittoria, ma i veri meriti sono di Fim-Cisl e Uilm-Uil”

Dopo la scorsa settimana, che aveva visto l’acuirsi dei rapporti tra Fiom-Cgil di Rimini e le altre OO.SS. della Fim-Cisl e Uilm-Uil, scaturiti dall’accordo separato firmato nello stabilimento di Thiene, incontro al quale la Fiom-Cgil non si é presentata volutamente non riconoscendo il tavolo trattante, e colto l’invito del presidente della provincia Vitali ad abbassare da entrambi le parti i toni sindacali, e successivamente firmata l’intesa di gruppo SCM a livello Ministeriale riguardante la procedura di CIGS, ma sopratutto, contando sul buon senso di tutti gli attori in causa in questa difficile vertenza, nel riconoscere che l’accordo ministeriale di gruppo non e altro che l’immagine speculare dell’accordo separato di Thiene, perché come lo si legga o intenda, nella sostanza, dice, conviene, individua, stabilisce, le stesse cose raggiunte nell’accordo di Thiene.

Quindi affermare che l’accordo unitario di gruppo non é altro che un ibrido dell’accordo di Thiene, e ragionevolmente affermare una cosa esatta, anche se la Fiom-Cgil non l’ammetterà mai per la semplice ragione che se ciò é vero, allora l’accordo di gruppo é frutto di un accordo separato, allora i fallimenti continuano, perché dopo il rinnovo nazionale del C.N.N.L dei metalmeccanici, ora se succede nei singoli territori, gruppi, aziende, allora diventa penalizzante come immagine di rappresentanza.

Poi, quando sento affermare, da sue dichiarazioni, nelle parole del segretario generale della Fiom-Cgil dell’Emilia Romagna, che l’accordo ministeriale é stato siglato perché valutato positivamente in quanto coerente con il mandato che le assemblee dei lavoratori avevano dato nel mese di settembre scorso, la domanda sorge spontanea – << Allora perché non l'avete firmato prima?>> – , anche perché nell’accordo ministeriale nulla é stato apportato nella sostanza, se non nella forma, di più di quanto convenuto prima in sede ministeriale a settembre, che successivamente in sede regionale dell’Emilia Romagna a ottobre, 110€ erano e 110€ sono, ugualmente dicasi per i criteri, le modalità, e i contenuti, é allora – <>.

La risposta e semplice, ed e lo stesso segretario della Fiom a fornircela nella sue dichiarazioni conclusive – << ...é stato decisivo il ruolo delle Fiom territoriali e dei suoi delegati..>>, quindi importante era il primato della rappresentanza, volevano tutti i meriti per poi venderli alle orecchie dei lavoratori, e pur di arrivare a tale traguardo, hanno configurato, con il supporto scritto di qualche rappresentante delle istituzioni regionali Emiliane, la reale possibilità di far saltare l’ennesimo tavolo ministeriale di vertenza, stratagemma vanificato grazie alla determinazione dei due rappresentanti sindacali nazionali, Marco Bentivogli (Fim-Cisl) e Enrico Azzaro (Uilm-Uil) che hanno puntato i piedi chiedendo al ministero di continuare la trattativa.

Se meriti ci sono, e non certo per riempirci di allori, ma solo a riconoscimento del senso di responsabilità che ci ha distinti in questo anno di vertenza SCM, penso che siano sufficienti le dichiarazioni del sindacalista Enrico Azzaro della Uilm-Uil nazionale nel suo comunicato di fine vertenza – << Questo importante risultato lo si deve esclusivamente grazie all’intervento serio e deciso del sindacato in Veneto, il quale ha attivato le istituzioni locali, sollecitato l’intervento niente meno del Ministro Sacconi. Nel giro di pochi giorni si è effettuato un costruttivo incontro al ministero, e in quindici giorni si è chiusa la vertenza. Una vertenza che si stava allontanando dal merito della questione, ovvero come tutelare al meglio centinaia di lavoratori coinvolti dal processo di riorganizzazione e ristrutturazione messo in pratica dalla Direzione da settembre. E’ indubbio e controvertibile che il senso di responsabilità di Fim e Uilm del Veneto ha gettato le basi per riunire ad un tavolo tutte le organizzazioni sindacali, azienda, e tecnici del Ministero, per produrre un testo condivisibile, unitario e complessivo di Gruppo.>>

E aggiungerei, cosa non da poco, di aver firmato per primi ciò che a oggi, in modo identico, e per tutti i lavoratori SCM, ma questo la Fiom-Cgil e il suo segretario generale, Gianni Scaltriti, non ammetteranno mai, perché quanto si é troppo convinti di se…il gallo canta persino la mattina in cui finisce in pentola.

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