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Pescatore morto in mare. Imbarcazioni ferme nel giorno del funerale

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 12 Mag 2011 19:06 ~ ultimo agg. 14 Mag 09:25
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La nota stampa della Flai Cgil

Un’altra tragedia nei nostri mari.
Siamo costretti di nuovo a tornare su un argomento, che a tutti piacerebbe non affrontare mai. La morte, ancor più preoccupante e tragica perché si tratta di una morte sul lavoro: ovvero per il lavoro.

Prima di tutto il pensiero deve andare alla famiglia del marittimo. Ed oltre al pensiero, dobbiamo pensare a portare a questa famiglia un aiuto morale, ed anche materiale. Durante l’incontro che si terrà al più presto tra la cooperativa dei pescatori ed il sindacato, bisognerà trovare insieme il giusto modo per farlo.

Poi viene la rabbia. La rabbia verso noi stessi, che ci occupiamo di pesca, di organizzazione del lavoro, di sicurezza del lavoro, e che dobbiamo continuare ad assistere ad incidenti, addirittura mortali come questo. La rabbia per il dubbio che forse si sarebbe potuto fare di più, tutti quanti, per rendere più sicuro il lavoro a bordo delle imbarcazioni da pesca.
A comprendere la dinamica dell’incidente e quali ne siano state le cause è bene che ci pensi l’indagine, già avviata dalle Autorità competenti. Ma è altrettanto importante che l’esito di questa indagine, così come di quelle precedenti, vengano portate ad un confronto fra Autorità ed i rappresentanti di armatori ed equipaggi, perché si possa analizzare e decidere insieme quali possano essere i deterrenti al ripetersi di questi incidenti. Trasformiamo questa rabbia in volontà di migliorare le condizioni di lavoro, e per rendere più sicuro questo mestiere.

E la rabbia ancor più grande è quella degli equipaggi, dei marinai che ogni giorno prendono il mare, per lunghissime giornate di lavoro, affrontando questi rischi. E che nonostante la morte di questo compagno di lavoro, stanno continuando tuttora a lavorare.
Ma non si prenda questa cosa come segno di insensibilità verso il tragico evento, o mancanza di solidarietà. Pensiamo che sia da addebitare alla sorpresa, ed all’impreparazione su cosa fare in questi eventi.
La cooperativa ed il sindacato hanno già deciso una giornata di fermo di tutte le imbarcazioni, in segno di lutto, nella giornata nella quale si terrà il funerale del marinaio deceduto.
Marco Rinaldi – FLAI CGIL Rimini

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