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investitore condannato

Pedone ucciso in via Chiabrera, non fu omissione di soccorso

In foto: L'ingresso del tribunale di Rimini
L'ingresso del tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Mar 7 Ott 2025 19:09 ~ ultimo agg. 19:35
Tempo di lettura 2 min

Il conducente dell’Ape Piaggio che il primo dicembre del 2023 investì a Rimini, in via Chiabrera, il 93enne riminese Gabriele Mariotti, poi deceduto all'ospedale Bufalini di Cesena, cinque giorni più tardi, è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, per omicidio stradale dalla gup Raffaella Ceccarelli. Si tratta di un 58enne moldavo residente a Rimini (difeso dall'avvocato Giordano Varliero) assolto invece dall'imputazione di omissione di soccorso

Il 93enne riminese, nel tardo pomeriggio del primo dicembre, stava facendo rientro a casa, situata non lontano da via Chiabrera, dopo aver partecipato alla messa nella chiesa di Bellariva, quando nell’attraversare la strada, al di fuori delle strisce pedonali, fu colpito dall'Ape per poi cadere sull'asfalto. Nonostante i soccorsi tempestivi, l'uomo morirà dopo il ricovero in ospedale. Il moldavo alla guida dell'Ape rimase sotto choc all'interno dell'abitacolo, prima di essere raggiunto a poche centinaia di metri da una testimone oculare, che chiamò i soccorsi. Secondo la ricostruzione difensiva, il conducente avrebbe atteso l'arrivo della polizia Locale per oltre un'ora prima di andarsene. Da qui la contestazione di omissione di soccorso, per la quale il pubblico ministero oggi (martedì) ha chiesto in udienza l'assoluzione. 

Nonostante il concorso di colpa della vittima, che non attraversò la strada sulle strisce pedonali, il 58enne moldavo è stato ritenuto colpevole perché avrebbe dovuto fare di tutto (nonostante non oltrepassasse i limiti di velocità) per evitare l'impatto con il pedone, dato che le condizioni atmosferiche erano buone e il tratto stradale ben illuminato. Il suo difensore ora attenderà le motivazioni della sentenza prima di valutare un eventuale ricorso in Appello. 

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