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sulla mancata autorizzazione

I Liberal Democratici di Rimini: 7 ottobre, non ci sono morti di serie A e B

In foto: l'Arena Francesca da Rimini
l'Arena Francesca da Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mar 7 Ott 2025 16:56 ~ ultimo agg. 17:15
Tempo di lettura 3 min
Il Partito Liberal Democratico di Rimini interviene sulla manifestazione inizialmente annunciata per oggi all'arena Francesca da Rimini per commemorare il 7 ottobre dal punto di vista degli attentati contro Israele e poi revocata poche ore dopo l'annuncio. 
"Oggi ricorre l’anniversario del tragico attacco terroristico perpetrato da Hamas contro civili israeliani e non, che provocò la morte di 1.200 persone innocenti e il rapimento di circa 250 individui, alcuni dei quali risultano ancora oggi ostaggio dei terroristi, vivi o deceduti.
Per ricordare le vittime e chiedere il rilascio degli ostaggi, un gruppo di cittadini riminesi – tra cui esponenti della società civile e rappresentanti di forze politiche – aveva programmato per oggi una breve e pacifica commemorazione presso l’Arena Francesca da Rimini, adiacente al Castello Malatestiano. Un momento sobrio e privo di qualsiasi carattere di protesta o corteo: solo raccoglimento, memoria e rispetto per chi non c’è più".
"La commemorazione - spiegano i Liberal Democratici riminesi - non è stata autorizzata dalle forze dell’ordine perché non era possibile garantire la nostra sicurezza. Una scelta che consideriamo grave e dolorosa, ancor più se pensiamo che nelle stesse ore, la città ospita un corteo dal titolo “L’empatia salverà il mondo” e le motivazioni: “Stop al genocidio a Gaza”, “Riconoscimento dello Stato di Palestina”, “Fine della complicità italiana nella vendita di armi”, “Diritti umani e diritto internazionale garantito”, senza alcun riferimento alla strage del 7 ottobre, alle 1.200 vite spezzate e ai 250 rapiti ma solo colori: nero, rosso, bianco e verde".
"È paradossale e inaccettabile che, proprio nel giorno in cui si ricordano le vittime del più grave attacco terroristico contro ebrei dalla Shoah, non si riesca a garantire la sicurezza a una commemorazione silenziosa, mentre si è consentito un corteo. Tutti i civili innocenti morti in questo conflitto – israeliani e palestinesi – hanno la stessa dignità e meritano di essere ricordati: non ci sono morti di serie A e morti di serie B.
Riteniamo che impedire iniziative pacifiche di memoria per le vittime di terrorismo e per la liberazione degli ostaggi rappresenti un vulnus inaccettabile ai principi democratici del nostro Paese. Il diritto di riunirsi pacificamente e di manifestare liberamente il proprio pensiero è garantito dagli articoli 17 e 21 della Costituzione italiana e non può essere sacrificato".
Il Partito Liberal Democratico chiede "con forza che le istituzioni locali e nazionali si assumano la responsabilità di garantire il diritto alla memoria e alla sicurezza di tutti i cittadini, affinché il ricordo delle vittime innocenti non sia mai ostaggio di tensioni politiche".
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