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Operazione ‘Zio Frank’. 15 in carcere per spaccio, estorsione, ricettazione

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 13 Set 2006 17:46
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Titolare di una ditta di termoidraulica, gestiva un sodalizio criminale di 18 persone prevalentemente pugliesi, dedito al trasporto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, haschisch e cocaina, tra Marche e Romagna.
I carichi di droga provenivano da Sud America e Olanda e arrivavano, via Albania, in riviera per la distribuzione.
Traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, porto e detenzione di armi, sono le imputazioni che hanno portato in carcere 15 persone e 3 agli arresti domiciliari.
In carcere sono finite anche la riminese Sandra Angelini, 32enne, la ravennate Simonetta Mancini 23enne e la sammarinese Rachele Carattoni, 38enne. A parte un romano e due campani, gli altri sono di origine pugliese e residenti tra Cattolica e Ravenna. Tutti pregiudicati.
L’operazione, scattata alle 5 di questa mattina, è il risultato di un’indagine iniziata 2 anni fa e partita dalle denunce di alcuni tossicodipendenti, principali clienti e vittime dell’organizzazione criminale, che organizzava delle vere e proprie spedizioni punitive durante le quali, se non pagavano, venivano minacciati, anche con armi, e picchiati.
Nell’operazione, sempre con l’accusa di spaccio, sono state denunciate in stato di libertà altre 11 persone, (7 romagnoli), tutte domiciliate tra la provincia di Rimini e di Forlì Cesena.
Dall’inizio delle indagini i carabinieri hanno stimato un traffico di oltre 10 kili di cocaina. Ne sono stati recuperati 70 grammi. Sequestrati anche 30 grammi di haschisch, 6mila500 euro in contanti e cambiali per 200mila euro. Nel ‘bottino’ recuperato c’è anche un assegno estorto durante una rapina messa a segno a Riccione il giorno di capodanno del 2004 in un negozio di parrucchiera in viale Dante.

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