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Ambiente Newsrimini Rimini

Non più presidente, ma combattente. Maria C. Gattei su balneazione e reti

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 21 Mag 2012 16:23 ~ ultimo agg. 15 Mag 17:03
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Dopo un’introduzione poco tenera col sindaco e l’assessore Visintin, nel suo intervento la Gattei parla di “panorama di confusione” per andare nello specifico degli interventi.
Sulle condotte a mare: “Allontanando di qualche centinaio di metri la vergogna di Rimini, levando dall’imbarazzo il bagnino, alla prima risacca, coi fondali bassi e di scarso potere di diluizione come i nostri, i problemi tornerebbero a ripresentarsi a riva in poche ore, sia sul profilo ambientale che sanitario”. Avanzando anche dubbi poi che, dopo questa “opera faraonica” resti la volontà di proseguire nella separazione delle reti.
Sul raddoppio del depuratore: “un progetto già avviato da tempo, non è merito dell’attuale amministrazione e non porterà benefici se non gestionali, giustificando la chiusura del depuratore di Bellaria”
Sullo sdoppiamento di Rimini nord: “aspettiamo fiduciosi dei lavori, ma chiediamo a chi di dovere, date e luoghi di partenza dei lavori. Basta proclami ed è ora che la politica inizi a parlare anche dello spinoso problema degli allacciamenti privati alla rete, allacciamenti tutti da verificare e riorganizzare, talvolta correggere, specificando onestamente anche ai privati la realtà di chi pagherà, come, quando e perché
E ce n’è anche per il progetto Rimini Isola. Per la Gattei è impensabile pensare di “sgravare (l’ex letto del fiume Ausa oggi deviato e l’invaso del Ponte di Tiberio dagli scarichi fognari, collettando con un tubo i liquami nel fiume Marecchia, quando cinquecento metri dopo, il fiume scarica nuovamente i liquami in mare”
E non bastano le ristrettezze economiche per far dimenticare alla Gattei gli impegni presi: “Perché perdere altro tempo dopo la conclusione di un piano di fattibilità che mise al lavoro per un anno intero (lo scorso) Hera, AUSL, ARPA, Consorzio di Bonifica, amministrazione e la sottoscritta, il quale decretò l’urgenza di realizzare l’improcrastinabile risanamento ambientale del nostro mare tramite lo sdoppiamento di tutta la rete fognaria? Non basta l’emergenza “salute, ambiente ed economia” per rispettare gli impegni presi?”

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