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intitolata sala biblioteca

Misano rende omaggio a Mattia Ahmet. Il papà: la gentilezza vince la rabbia

In foto: Il papà e la mamma di Mattia Ahmet davanti alla targa
Il papà e la mamma di Mattia Ahmet davanti alla targa
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Ven 23 Mag 2025 15:30 ~ ultimo agg. 18:03
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Mattia Ahmet Minguzzi abiterà per sempre nei cuori dei misanesi. Nella mattina di venerdì, prima insieme agli studenti della Scuola Secondaria Giovanni XXIII e poi alla Biblioteca Comunale, si sono svolti due appuntamenti per ricordare il giovane quattordicenne, figlio della violoncellista turca Yasemin Akincilar e dello chef misanese Andrea Minguzzi, accoltellato a morte lo scorso gennaio in un mercato di Istanbul da due minorenni, per futili motivi.

All’Istituto Comprensivo di Misano sono intervenuti i famigliari, che insieme a Sindaco e Vicesindaca di Misano, Fabrizio Piccioni e Maria Elena Malpassi, le Forze dell'Ordine di Misano Adriatico col comandante dei carabinieri Roberto Santone, lo psicologo Alberto Dionigi e il Gruppo SGR che da anni promuove un progetto di contrasto al bullismo, hanno rivolto ai giovani un messaggio di attenzione alle conseguenze che possono generare situazioni di contrasto e il possesso di armi pericolose. Presente anche il ‘Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze’, presieduto da Lorenzo Del Prete che ha consegnato alla madre di Mattia Ahmet una rosa bianca prima di leggere alcuni pensieri insieme ai suoi ‘consiglieri’. Di un momento musicale, commovente, è stato protagonista il violoncellista del Conservatorio di Milano, Maestro Christian Bellisario.

Nella Biblioteca Comunale, l'amministrazione di Misano Adriatico ha voluto intitolare la ‘Sala Ragazzi’ in memoria di Mattia, con l’affissione di una targa

Andrea Minguzzi, padre di Mattia Ahmet ha detto: “Mio figlio ha perso la vita per un gesto di violenza e il suo insegnamento, che faccio mio e trasferisco a voi, è che il deterrente è la gentilezza. Mattia Ahmet era speciale, viveva nel dialogo, nel rispetto, con amicizia. Ora è un angelo della fratellanza e ci aiuta a capire che la gentilezza e il rispetto sconfiggono la rabbia. Le parole sono più forti dei pugni, siate gentili e coraggiosi, pieni di luce. Così si cambia il mondo, un passo alla volta. Ad essere violenti si impara, violenti non si nasce, non è naturale. Quindi è possibile cambiare, migliorare. Nel buio fitto cercate il bene e fate quel che avrebbe fatto Mattia, convinto che le tenebre si sconfiggono accendendo la luce”.

Attenzione ragazzi - ha aggiunto il Luogotenente Roberto Santone - alla convinzione di impunibilità di cui molti adolescenti sono convinti. Anche gli under 14 sono perseguibili e in particolare gli effetti di comportamenti sbagliati ricadono sulla famiglia. Fino alla maggiore età ci sono punizioni che si sono indurite, fino alla separazione dall’ambito famigliare al carcere minorile. Ci sono i Daspo per i luoghi pubblici, non ci sono giustificazioni per coltelli addosso anche se immaginati solo per difendersi, oltre che per quantitativi di droga che posso sembrare risibili”. Per il sindaco Fabrizio Piccioni: “Non ci sono parole per dare quiete ad una famiglia spezzata dal dolore per la perdita di figlio 14enne. C’è solo la necessità di stare insieme, a tutti i livelli di responsabilità, per sconfiggere una deriva di violenza che pare circondarci. Ma insieme, se saremo forti ogni giorno, riusciremo a migliorare questo mondo”. Ha aggiunto la vicesindaca Maria Elena Malpassi: “Questo momento così toccante sintetizza il desiderio di una comunità di respingere comportamenti negativi. Intorno ai nostri giovani, al corpo docente e alla scuola tutta, ci stringiamo nello stimolo ad assecondare le parole ascoltate. Intitolare la Sala ragazzi della nostra biblioteca a Mattia Ahmet sarà un richiamo costante a valori che dobbiamo fare nostri e testimoniare col comportamento quotidiano” Stefania Menichella: “Siamo vicini alla famiglia di Mattia Ahmet e la giornata ha rilanciato sia il ruolo della scuola che il desiderio dei ragazzi di opporsi ad esempi negativi. L’attenzione dei giovani, l’impegno dei docenti e l’attenzione della comunità rappresentano la risposta più significativa”. Nicoletta Renzi, Gruppo SGR: “Da sei anni portiamo avanti nelle scuole progetti che stimolino il contrasto del bullismo nelle varie forme in cui si esprime. La risposta della scuola è straordinaria, c’è un grande desiderio di accogliere gli esperti che forniamo e si capisce bene che i giovani siano attenti. La commozione di oggi e la vicinanza alla famiglia Minguzzi sarà un ulteriore stimolo nel proseguire nel percorso tracciato”.

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