nidi, tempo pieno, sostegno
Lunedì Prima campanella per 24mila studenti. Come cambia la scuola
In foto: il comune di rimini presenta i numeri della scuola chiara bellini

di Redazione

Ven 12 Set 2025 16:48 ~ ultimo agg. 18:05
Saranno quasi 24 mila le studentesse e gli studenti riminesi ad iniziare il nuovo anno scolastico lunedì 15 settembre. Un numero che conferma la centralità del sistema educativo nella vita della città e che, al tempo stesso, impone una riflessione sulle trasformazioni in corso.
La società cambia, e con essa anche le esigenze delle famiglie, le modalità di apprendimento, i tempi della scuola e le aspettative educative. I servizi devono saper interpretare questi cambiamenti, non legandosi a schemi passati ma anticipando le dinamiche future.
“L’Amministrazione comunale – ricorda la vicesindaca con delega alle politiche educative, Chiara Bellini - sta studiando attentamente questi cambiamenti, con l’obiettivo di offrire servizi sempre più adeguati al tempo che viviamo: più posti nei nidi, trasporti scolastici integrati, tempo prolungato creativo, supporto all’inclusione e estensione dei diritti.
Un impegno che si traduce in scelte concrete, anche in sede di bilancio ma anche in una visione di città che riconosce nell’educazione un elemento fondativo della comunità”.
I numeri
Saranno poco più di 24 mila gli studenti riminesi (da 0 a 19 anni) pronti ad iniziare il nuovo anno scolastico 2025/2026. Anche se ancora non sono state formalizzate tutte le iscrizioni nei diversi ordini e gradi, è possibile dare già qualche numero di partenza complessivo (comprensivo delle scuole pubbliche – statali e comunali – e private).
Partendo dalle e dai più piccoli, saranno 1.051 ad iniziare l’anno nei nidi del sistema pubblico/privato riminese (0-3 anni), 2.636 le gli alunni più grandi che passeranno alla scuola per l’infanzia (3-6 anni), 6.027 le e gli iscritti alle scuole primarie di primo grado (le elementari), 3.946 quelli delle secondarie di primo grado (le medie). Sulle scuole secondarie di secondo grado (le superiori) i numeri non sono ancora ufficiali, ma dovrebbero essere poco più di 11 mila le e gli studenti ad essere sui banchi il primo giorno di scuola.
Iscrizioni scolastiche previste per l’anno educativo a Rimini
Ordine scolastico
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Fascia d’età
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Numero previsto di alunne e alunni
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Nidi pubblici e privati
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0–3 anni
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1.051
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Scuola dell’infanzia
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3–6 anni
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2.636
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Scuola primaria di primo grado (elementari)
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6–11 anni
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6.027
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Scuola secondaria di primo grado (medie)
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11–14 anni
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3.946
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Scuola secondaria di secondo grado (superiori)
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14–19 anni
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Circa 11.000 (dato non ufficiale)
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I nidi e delle scuole di infanzia comunali
Sono 15 i nidi riminesi a titolarità comunale, di cui uno gestito dall’ASP Valloni Marecchia, uno da formula servizi alla persona e millepiedi e uno dal CEIS a S. Giustina. Le scuole d’infanzia a titolarità comunale sono 17 per un totale di 45 sezioni, di cui 14 gestite dal CEIS. In queste prenderanno servizio 142 insegnanti ed educatrici comunali, cui si aggiungono 28 insegnanti del CEIS. Questo è il frutto di una politica di valorizzazione del personale che ha portato anche alla stabilizzazione delle precarie e alla valorizzazione già avviata della professionalità sia a livello formativo che di progressione.
Sono 20 i nidi privati attualmente inseriti nel sistema integrato pubblico privato e convenzionati col Comune di Rimini.
Copertura nidi già al 40%: il 2024/2025 è stato l’anno in cui il Comune di Rimini ha superato la fatidica soglia europea di copertura dei posti di nido del 33% rispetto alla popolazione residente da 3 a 36 mesi di età, attestandosi su una copertura complessiva che supera il 40%. Un balzo considerevole dal 28% del 2018, ancora più netto guardando al 2002, quando la copertura si attestava a poco meno del 12%, rispetto a cui si è sostanzialmente triplicata l’offerta, nell’arco di poco più di venti anni.
"Abbiamo già cominciato le manovre per assicurare ulteriori posti pubblici dal mese di settembre 2026, quando i nuovi nidi finanziati col PNNR saranno pienamente operativi. Entro la fine del mandato contiamo di poter antcipare i l’obiettivo UE 2023 di copertura del 45%."
Calo demografico: preservati tempo pieno e scuole di periferia. Il 25 settembre a Rimini il convegno regionale sui futuri scenari educativi
Il prossimo giovedì 25 settembre, dalle ore 10.00 alle 17.00, la Sala Ressi del Teatro Amintore Galli di Rimini (Piazza Cavour 22) ospiterà il convegno regionale “I dati aiutano a governare i processi. La questione demografica in Emilia-Romagna, possibili scenari dei servizi educativi e scolastici”, promosso dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia.
L’iniziativa si inserisce nel percorso “Dialoghi intorno ai Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Emilia-Romagna”, frutto della collaborazione tra la Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’Assessorato al Welfare, il Terzo Settore, le Politiche per l’Infanzia, la rete Scuola ER, ANCI Emilia-Romagna, il Gruppo CRC, il Comune di Rimini e l’Associazione culturale Gruppo Nazionale Nidi Infanzia.
Obiettivo dell’evento è analizzare l’impatto del cambiamento demografico sulla pianificazione dei servizi educativi e scolastici, con particolare attenzione alle dinamiche territoriali tra pianura, collina e montagna. Nel pomeriggio, l’evento proseguirà con gruppi di studio tematici dedicati alle strategie di adattamento del sistema educativo alle nuove sfide demografiche, con un focus sui diversi contesti territoriali.
Tendenze demografiche e ricadute sul sistema scolastico
Il calo delle nascite incide con modalità irregolare e disomogeneo; ad esempio, a fronte di un picco di iscrizioni nelle scuole secondarie superiori, nelle scuole dell’infanzia si registrano i primi cali, in particolare nella fascia d’età 3-5 anni, che tra il 2020 e il 2022 ha registrato la flessione più marcata. Nelle scuole primarie, l’Ufficio scolastico territoriale del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha saputo gestire con efficacia la riduzione demografica, tutelando i piccoli plessi e le scuole di periferia. L’intervento ha privilegiato una riorganizzazione dei plessi più grandi, riducendo i tempi scuola ordinari ma salvaguardando il tempo pieno. In controtendenza, le scuole secondarie di secondo grado si preparano ad accogliere, nel prossimo anno scolastico, il numero massimo di studenti, effetto del ciclo di nascite più consistente registrato tra il 2008 e il 2012.
Una scuola inclusiva, cresce il supporto alla disabilità
Una scuola inclusiva passa anche da un servizio di supporto adeguato e proporzionato ad una domanda in costante crescita, ma anche alla sperimentazione di alcune figure come quelle dell’educatore di plesso, in grado di aumentare il livello qualitativo generale dei processi di inclusione, per tutte le alunne e tutti gli alunni.
Saranno713 (rispetto ai 670 dell’anno scorso) gli alunni certificati che inizieranno l’anno scolastico, a conferma di un trend di aumento costante (negli ultimi anni sempre compreso tra il 7 e il 9% annuo) che, solo dall’anno scorso, fa segnare un +6,5% di certificazioni e corrispondente + 6,5% nelle ore dedicate. Negli ultimi venticinque anni, in provincia di Rimini, l’aumento si avvicina al 300%. A livello di investimento questo significa un aumento costante ed importante di risorse impegnate negli ultimi anni, arrivando a lambire i 7 milioni di investimento per il supporto dai 0 ai 19 anni durante l’anno scolastico e per i centri estivi.
Tempo pieno creativo: una risposta concreta alle esigenze delle famiglie, con modelli che crescono con le esigenze delle famiglie
A Rimini il tempo pieno si rinnova, diventando uno strumento educativo flessibile e inclusivo. Esperienze come quelle del Sesto Circolo e della scuola primaria di Lagomaggio dimostrano come la collaborazione tra scuole, famiglie e Comune possa generare modelli innovativi, capaci di rispondere ai bisogni reali del territorio. Alla scuola primaria di Lagomaggio è attivo “Fuori Classe”, un gruppo educativo pomeridiano con mensa e laboratori inclusivi, pensato per accompagnare i bambini oltre l’orario scolastico. Al Sesto Circolo, il progetto di tempo scuola prolungato con mensa ha visto un aumento delle domande del 30%: da 100 dello scorso anno a 131 per il 2025/2026. In un contesto in cui Rimini resta tra le città meno coperte dal tempo pieno in Emilia-Romagna, il Comune continua a chiedere al Ministero dell’Istruzione un intervento strutturale per garantire pari opportunità a tutte le famiglie.
"Il tempo pieno non è solo un’estensione dell’orario, ma un progetto educativo che accompagna i bambini nella loro crescita, valorizzando il tempo scuola come spazio di comunità", sottolinea la vicesindaca Chiara Bellini.
Cedole librarie digitali, il Comune semplifica l’acquisto dei libri per le primarie
Anche quest’anno il Comune di Rimini distribuirà circa 18 mila cedole librarie per l’acquisto dei testi scolastici destinati agli alunni delle scuole primarie. L’investimento previsto supera i 230 mila euro.
Confermata la novità introdotta lo scorso anno: niente più cedole cartacee. Le famiglie potranno ritirare i libri direttamente nelle librerie convenzionate, semplicemente presentando il codice fiscale del minore. Una semplificazione che snellisce le procedure e rende più rapido l’accesso al materiale didattico.
Rimini, contributi per i libri scolastici: al via il sostegno alle famiglie
Il Comune di Rimini, insieme alla Regione Emilia-Romagna, rinnova il contributo per l’acquisto dei libri di testo e materiali didattici per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’iniziativa punta a garantire pari accesso all’istruzione e a sostenere il diritto allo studio. Le domande sono aperte dal 4 settembre al 24 ottobre 2025, esclusivamente online, tramite la piattaforma ER.GO disponibile su scuola.er-go.it. Nell’anno scolastico 2024/2025, ne hanno beneficiato 1.875 famiglie, per un totale di 284 mila euro erogati. Anche quest’anno, il sostegno è rivolto alle spese per testi obbligatori e contenuti digitali.
Rimini, trasporto scolastico integrato: un sistema in evoluzione al servizio delle famiglie
A Rimini il trasporto scolastico si muove su più binari: trasporto pubblico locale, scuolabus dedicati e progetti alternativi come il Piedibus. Un modello riconosciuto da ANCI per innovazione e coerenza con i servizi educativi di quartiere, sostenuto da un investimento strutturale di quasi un milione l’anno per i prossimi due anni.
Sono 25 le linee di scuolabus attive, al servizio di 820 bambini, con un’attenzione particolare al trasporto per alunni con disabilità, che vale oltre 200 mila euro. Il sistema si adatta anche alle nuove dinamiche sociali. È il caso dell’accordo con il Comune di Santarcangelo di Romagna, pensato per rispondere alle esigenze delle famiglie di San Vito, zona di confine tra tre comuni e due province, dove il trasporto pubblico locale non arriva. L’intesa consente il trasporto scolastico degli alunni residenti in aree sprovviste di servizio, ottimizzando le risorse pubbliche e garantendo un utilizzo efficiente del servizio, nel segno dell’efficacia e della sostenibilità.Confermata anche la riduzione del 50% sul costo dell’abbonamento per le famiglie con requisiti socio-economici specifici. Un servizio che punta su inclusione, efficienza e sostenibilità.
Mense
Sono circa 5.300 iscritti alle mense scolastiche, dai nidi alle scuole primarie. Nel 2025/2026 sono state adeguate le rette del servizio di ristorazione scolastica mensa che erano ferme al 2013 per liberare risorse di solidarietà destinate alla copertura dell’incremento della spesa per il supporto scolastico alla disabilità.
Qualità ambientale dei servizi e visione educativa
Oltre ai numeri, i servizi educativi di Rimini si distinguono per la qualità. La ristorazione scolastica e le pulizie nei nidi e nelle scuole comunali rispettano i più alti standard ambientali europei: cibi biologici, pesce fresco, stoviglie riutilizzabili e detergenti ecologici. Il personale è formato per utilizzare tecniche e dosaggi a basso impatto. Tutto questo è in linea con l’approccio dell’educazione all’aperto promosso dal coordinamento pedagogico comunale, che valorizza il contatto con la natura. Un modello che, grazie al contributo di Rimini Blue Lab, si è esteso anche al rapporto con il mare, rafforzando l’identità ambientale dei servizi educativi.
Torna il “Settembre pedagogico” riminese: riflessioni su “comunità che cresce: scuola, territorio e nuove sfide”
Con la prima campanella tornerà a Rimini il “settembre pedagogico” un mese dedicato, quest’anno, alla “Comunità che cresce: scuola, territorio e nuove sfide”. Alla sua terza edizione riminese, il “Settembre pedagogico” è una iniziativa del CIDI (Centro di iniziativa democratica degli insegnati), nato dalla collaborazione con il Comune di Rimini e il e il patrocinio della Regione Emilia Romagna e dell’università di Urbino.
Un programma di dodici incontri ed eventi compresi tra il 10 settembre e il 10 ottobre, mettendo insieme docenti riminesi e relatori di livello nazionale. Si approfondiranno, tra gli altri, temi quali: l’Intelligenza Artificiale nel contesto scolastico, il disagio giovanile e il ruolo dell’insegnante, le chat dei genitori, la pedagogia dell’inclusione e tanto altro. Il Settembre pedagogico riminese ha ricevuto anche quest’anno lo status di aggiornamento a livello nazionale per i docenti.
Il calendario dell’anno educativo 2025-2026
Sarà compreso tra il 15 settembre e il 30 giugno il calendario scolastico delle attività didattiche delle scuole comunali e nidi per l’infanzia nell’anno scolastico 2025/2026. Si ricorda che i periodi di sospensione delle attività educative e didattiche nelle scuole e nei nidi comunali sono allineati a quelli stabiliti dalle istituzioni scolastiche statali del primo ciclo di istruzione presenti sul territorio comunale tramite i rispettivi calendari scolastici. Queste le date di attività, festività e sospensioni.
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