Lo Zincaturificio Romagnolo chiude. I 24 dipendenti in agitazione


Ma i lavoratori, forti anche di un’attività in calo ma tutt’altro che esaurita, non ci stanno e hanno proclamato lo stato di agitazione permanente: dopo l’ora di astensione di oggi, ci saranno iniziative annunciate di giorno in giorno.
Storica azienda riminese, lo Zincaturificio Romagnolo da tre anni ha subito una riduzione del lavoro che ha portato per i 24 dipendenti periodi di cassa integrazione e riduzioni cicliche di orario. Due settimane fa, però, la proprietà ha annunciato la chiusura e la dismissione dell’immobile in via Romania alle Celle.
Dallo scorso autunno il lavoro è ulteriormente calato, ma non è sparito del tutto, ricordano i sindacati, tanto che hanno continuato con la cassa Integrazione a orario ridotto per tutti.
La prospettiva è ora che il lavoro si concentri nello stabilimento di Torriana, della stessa proprietà, con vasche più grandi che potrebbero comunque accogliere anche i materiali più piccoli, oggi lavorati alle Celle.
I dipendenti dello Zincaturificio di Rimini, tra l’altro, hanno perlopiù età tra i 40 e i 50 anni, con difficoltà in un reinserimento nel mondo lavorativo.
(foto Newsrimini.it)