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Il nodo viene al pettine

Lettera di sgombero ad una famiglia di giostrai sinti

In foto: la casetta contestata
la casetta contestata
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 6 Feb 2019 15:30 ~ ultimo agg. 7 Feb 10:58
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Una famiglia di giostrai sinti di via Emilia Vecchia a Rimini rischia di rimanere senza casa. Nei giorni scorsi, fanno sapere gli interessati, è arrivata una lettera dal Comune di Rimini con cui si comunica che il 28 febbraio i funzionari dell’ente si recheranno all’immobile per dare esecuzione al provvedimento di riacquisizione al patrimonio comunale dell’area.  Si tratta, in realtà, di un atto dovuto da parte dell’amministrazione in virtù di abusi non sanabili accertati dal Tribunale. Nella lettera si fa anche riferimento ad una multa di 469 euro che la famiglia dovrebbe corrispondere a titolo di indennità di occupazione senza titoli.

L’Amministrazione fa presente che le costruzioni abusive non sono state abbattute dai proprietari nei termini previsti dalla legge e che è la stessa Procura a chiedere al comune di riprendere possesso dell’area e di provvedere alla demolizione degli abusi visto che non lo ha fatto chi avrebbe dovuto.

La famiglia, però, chiede una risposta politica. “Ci mettono – affermano – in mezzo ad una strada dopo che avevano promesso di risolvere la situazione applicando la legge regionale“.

Una situazione nota da tempo: si tratta di famiglie sinti da decenni residenti nel comune di Rimini, le cui sistemazioni con i cambiamenti normativi dei primi anni 2000 sono divenute illegittime. Da tempo hanno pubblicamente chiesto che sia applicata anche per loro la legge regionale che permetterebbe di sanare la loro posizione. Situazione della quale si è parlato alcune settimane fa anche in Consiglio Comunale a Rimini, in occasione di una manifestazione di protesta delle famiglie (vedi notizia).

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