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il caso bellaria

L'allarme dei Vigili del Fuoco: "pochi uomini, sicurezza a rischio"

In foto: la Panda incendiata e i vigili del fuoco al lavoro (foto Migliorini)
la Panda incendiata e i vigili del fuoco al lavoro (foto Migliorini)
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mar 8 Lug 2025 09:17 ~ ultimo agg. 09:40
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Senza interventi immediati, la sicurezza collettiva è a rischio”. E' il grido d'allarme che, attraverso UGL e CGIL, arriva dai Vigili del Fuoco riminesi. "Una situazione che ha ormai superato ogni soglia di tollerabilità e che impone un intervento immediato, deciso e strutturale" scrivono rivolgendosi alle istituzioni del territorio. Il problema principale è la carenza di personale che "compromette gravemente la capacità di garantire un soccorso tecnico urgente e capillare su tutto il territorio. Non si può continuare ad affidare la sicurezza pubblica esclusivamente alla dedizione e all’eroismo quotidiano dei Vigili del Fuoco: serve una macchina organizzativa solida, numericamente adeguata, logisticamente efficiente". Negli ultimi mesi, l’organico operativo ha subito un’ulteriore contrazione: da 34 si è scesi a 32 unità per turno. Critica anche la situazione del personale tecnico e amministrativo: "si continua a coprire i turni facendo ricorso in maniera massiccia al lavoro straordinario, con turni estenuanti, livelli di stress altissimi, aumento degli infortuni e un orizzonte preoccupante: nei prossimi anni, molti operatori andranno in pensione, aggravando ulteriormente un quadro già drammatico". Con l'estate le problematiche si potenziano: il distaccamento stagionale di Bellaria-Igea Marina "presidio indispensabile in questo periodo" è stato ridimensionato rispetto al passato, con meno giorni di apertura e nessun rinforzo esterno. La copertura è garantita solo dallo sforzo supplementare degli operatori già in organico a Rimini

Strutturale, ormai, anche la carenza di mezzi. Da tempo i sindacati chiedono una seconda autoscala: "il mezzo attualmente in dotazione è spesso fermo per manutenzione e non basta a coprire le esigenze di un’intera provincia". Problemi anche per i Vigili del Fuoco di stanza all'aeroporto Fellini che si trovano a vivere in una situazione strutturale inadeguata a causa delle temperature, troppo basse nei mesi invernali e oltre i 30 gradi durante l’estate. Condizioni simili a quelle denunciate anche dalla Polaria. UGL e CGIL chiedono risposte immediate: "servono più risorse, più personale, più mezzi, strutture adeguate. Non si può più restare in silenzio di fronte a una situazione che mette a rischio non solo chi indossa l’uniforme, ma l’intera comunità che quei professionisti hanno il compito di proteggere. Dietro ogni turno massacrante c’è una persona, dietro ogni intervento c’è una vita che può essere salvata. La sicurezza non può aspettare. E neppure chi la garantisce ogni giorno".

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