Oscurato Fly Go. L'assonanza aveva messo in difficoltà il sito del Ridolfi


La Polizia di Stato nella giornata di martedì ha oscurato i siti Fly-go.it e flygovoyager.com dopo numerose segnalazioni e denunce inoltrate da ignari consumatori ai quali non sono mai stati recapitati i biglietti aerei acquistati sulle due piattaforme fantasma. Ad oggi, mercoledì, denuncia però Federconsumatori i siti sono ancora attivi. La decisione della Polizia di Stato trova la soddisfazione anche F.A. S.r.l., società di gestione dell'aeroporto di Forlì, proprietaria del marchio GoTo Fly, che per assonanza con i portali incriminati ha avuto non pochi problemi. "L'assonanza con il nome Fly-go ha erroneamente indotto la clientela romagnola e italiana a considerare Fly-go come legittimo detentore di alcune rotte aeree charter attivate dal "Ridolfi" e invece afferenti IN VIA ESCLUSIVA a GoTo Fly. Pertanto F.A. S.r.l. nel ringraziare pubblicamente le Forze dell'Ordine per la tempestiva e risolutiva attività di controllo, svolta a piena tutela dei viaggiatori, coglie l'occasione per ribadire che GoTo Fly NON HA NULLA a che vedere con i due canali di prenotazione ora oggetto del provvedimento restrittivo urgente a firma delle competenti autorità italiane"
Sono migliaia le segnalazioni che Federconsumatori e il suo sportello SOS Turista hanno ricevuto: "la piattaforma Fly Go offriva biglietti a prezzi molto competitivi, peccato che una volta effettuato il pagamento la maggior parte dei clienti non ha ricevuto né i titoli di viaggio, né il rimborso. In caso di richiesta di spiegazioni, i responsabili si appellavano a presunti ritardi “tecnici” nei processi di acquisto. Successivamente si sono resi irreperibili, non rispondendo alle richieste dei cittadini. L'associazione di consumatori già ad aprile aveva denunciato all’AGCM questi comportamenti scorretti e lesivi dei diritti dei viaggiatori, integrando con nuopve segnalazioni il 9 giugno. "Spiace notare - commmenta Federconsumatori - come l’Autorità, sicuramente occupata a verificare le innumerevoli scorrettezze che si susseguono, dal mercato dell’energia a quello del commercio online, non abbia ancora avuto tempo di dedicarsi a una vicenda che rischia di far saltare le ferie (e non solo) a migliaia di cittadini".