I DATI DELL'OSSERVATORIO
Intesa Sanpaolo insieme a San Patrignano per far crescere la campagna "WeFree"
In foto: We free

di Redazione

Ven 20 Giu 2025 15:48 ~ ultimo agg. 15:55
Aumentare la prevenzione contro le droghe per contrastare il fenomeno delle dipendenze. In vista della Giornata internazionale contro le droghe del 26 giugno 2025, San Patrignano sceglie di impegnarsi sempre più a favore della sensibilizzazione dei giovani perché non finiscono nel tunnel della dipendenza.
Nell'anno scolastico appena terminato sono stati 60071 le persone raggiunte da WeFree, il progetto di prevenzione della comunità, per lo più studenti, ma anche professori e genitori. Incontri che sono avvenuti all'interno delle loro scuole o con le visite a San Patrignano. Un impegno purtroppo non sufficiente viste le continue richieste da parte degli istituti scolastici. "Riceviamo quotidianamente telefonate ed email da professori che ci chiedono come affrontare il problema dipendenze con i loro studenti – racconta Silvia Mengoli, responsabile del progetto di prevenzione di San Patrignano – Cercano modalità differenti per parlare ai giovani, qualcuno che abbia un linguaggio più vicino a loro e che sappia toccare le corde giuste, come spesso riescono a fare i nostri ragazzi. Non abbiamo nessuna volontà di insegnargli nulla, ma vogliamo solo lasciare loro una storia di vita vera che possa farli riflettere e ragionare sulle loro scelte".
Proprio per favorire sempre più attività di prevenzione nelle scuole di tutta Italia al fianco di San Patrignano si è schierata Intesa Sanpaolo . Da oggi al 27 giugno chiunque potrà fare una donazione a favore del progetto recandosi ai bancomat dell'istituto bancario o sostenere il progetto con una donazione For Funding , la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo www.forfunding.intesasanpaolo.com . Quanto raccolto servirà per raggiungere nuove scuole e nuovi studenti.
I dati dell'Osservatorio San Patrignano 2025. Che il problema delle dipendenze riguardi sempre più i giovani, lo dimostrano anche i dati dell'Osservatorio San Patrignano 2025 che ha preso in analisi i dati tossicologici delle ragazze e dei ragazzi entrati in comunità maggio 2024 e aprile 2025.
Delle 661 persone entrate in questo lasso di tempo, il 20,7% erano ragazze e ragazzi under 25 e rispetto il totale poco meno del 60% (58,3) ha iniziato a usare cocaina entro i 20 anni, con la percentuale che vendita al 72,6% entro i 25. Fra i 30 minorenni (13 ragazzi e 17 ragazze) entrati in questo lasso di tempo, 12 avevano già provato cocaina o crack.
Pur trattandosi della fotografia di persone con un problema di dipendenza riconosciuto, rispetto il totale dei dati, emerge che è il crack l'emergenza crescente nel panorama delle dipendenze da sostanze, con la cocaina che continua comunque a recitare il ruolo della protagonista. Fra le 661 persone, l'uso di cocaina resta il più diffuso, pari al 91,7% (in linea con lo scorso anno quando era il 92%), seguito dalla cannabis al 90,9% (90,8% nel 2023). Al terzo posto però, come lo scorso anno, non confronta l'eroina, utilizzata dal 34,2% (35,5%), ma dal crack pari al 64,9% (67,8%). Il crack balza addirittura al primo posto quando si guarda alla dipendenza primaria, cioè la sostanza principale da cui dipende la persona. Il 32,4% ha una dipendenza primaria da crack , il 29,6% da cocaina e il 10,6% da eroina in linea con l'anno passato quando era l'11,1%. Collegato a questo dato, la modalità di assunzione delle sostanze, che vede un minimo aumento dell'uso per via iniettiva, pari solo al 17,1% fra i nuovi entrati contro il 15,9% dell'anno prima, ma comunque ben lontano da numeriche del passato, considerato che nel 2015 l'utilizzo di sostanze per via iniettiva era ancora pari al 42%.
Rispetto alle droghe sintetiche , l'uso di ecstasy è calato al 36,1% (52,7%), l'uso di allucinogeni è rimasto stabile al 33,4% (32,5%), mentre si è registrato un maggiore consumo di amfetamine, pari al 43,7% (9%) e di ketamina, pari al 44,7% (7,4%). Viste queste percentuali è facile intuire che la poliassunzione riguarda gran parte dei neoentrati, l'88,5%, un dato costante dal 2015 ad oggi, visto che non è mai stato inferiore all'85%. Va sottolineato come il 60,8% avesse problemi con l'alcool, dalla pratica del binge eating all'alcolismo. Un problema dipendenza che continua a colpire anche tanti bimbi , visto che delle 661 persone entrate nel percorso, ben 170 hanno lasciato a casa almeno un figlio.
Non nuovo, infine, il problema di ragazzi che hanno almeno uno dei due genitori alle prese o con alle spalle una dipendenza, ben 143 (21,6% del totale).
Rispetto alle persone entrate fra maggio 2024 e aprile 2025, 560 sono maschi e 101 femmine di età per lo più fra i 26 ei 35 anni (42,7%) con un'età media di 33 anni (fra le donne 30). Nuovi entrati che sono espressione di tutto lo Stivale con il maggior numero delle persone provenienti da Emilia-Romagna, 94, Lombardia, 84, Campania e Toscana, 66 (i numeri degli ingressi non sono indicativi però del problema dipendenze nelle regioni, visto che dipendono anche dall'impegno delle varie associazioni legate a San Patrignano presenti su tutto il territorio italiano). Sul totale, sono stati 40 gli stranieri, gran parte dei quali già presenti su territorio italiano.
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