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Incidente nucleare in Slovenia: ‘Nessun rischio, tutto sotto controllo’

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 5 Giu 2008 12:22 ~ ultimo agg. 12 Mag 12:17
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Incidente nucleare alla centrale di Krsko, nel sud ovest della Slovenia, a circa 130 chilometri da Trieste: nel pomeriggio di ieri è stata registrata una perdita di liquido refrigerante nel circuito di raffreddamento primario. Ma, ha assicurato il ministro dell’Interno sloveno Dragutin Mate, “non c’è alcun problema e non si è verificato inquinamento”. In ogni caso la centrale è stata fermata, per consentire ai tecnici di effettuare i controlli in tutta sicurezza. La notizia è stata diffusa immediatamente all’Unione Europea, che ha attivato un team d’emergenza.

Preoccupazione anche in Italia, dove le autorità triestine si sono immediatamente attivate per conoscere la situazione. Il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza ha sentito i vigili del fuoco, ma, a rassicurato, “nessuna traccia di radioattività è stata riscontrata a Trieste e Muggia”. Stessa conferma da Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione Civile friulana, “Già ieri sera qualsiasi allarme era rientrato. Non ci sono novità né richieste particolari”. Alla Camera dei Deputati, però, il parlamentare Alessandro Maran, del Pd, ha richiesto che il Governo venga a riferire al Parlamnto sulla vicenda.

La Nuklearne elektrane Krško (Nek) è in servizio da circa 20 anni, si legge sul sito, e monta un reattore nucleare Westinghouse di 2000 MV di potenza termica, per 696 Mv di potenza elettrica. Ogni anno produce 5 miliardi di Kw, che corrispondono approssimativamente al 40% del totale della produzione slovena di elettricità. Sempre sul sito, in inglese, sloveno e croato, si leggono informazioni circa l’impatto ambietale dell’enegia nucleare in generale, e che, per quanto riguarda la Nek, “include un incremento della temperatura del fiume Sava di pochi gradi. L’acqua del Sava raffredda il vapore in un condensatore, ritrasformandolo in acqua poi ripompata nel generatore di vapore”.

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