Lasciare libertà ai comuni
Imposta di soggiorno per la sicurezza? Magrini: dal Governo nessuna risposta
In foto: l’assessore Juri Magrini
di Redazione
Ven 12 Dic 2025 16:17 ~ ultimo agg. 17:49
Sulla proposta di utilizzare l'imposta di soggiorno anche per la sicurezza urbana dal Governo, al momento, non sono arrivate risposte. Lo ha detto l'assessore Juri Magrini rispondendo ad una interrogazione della consigliera Pd AnnaMaria Barilari che chiedeva aggiornamenti sulla sollecitazione avanzata dal Comune di Rimini al Ministro Piantedosi in occasione dell’ultima edizione del Meeting. “Con i proventi che recuperiamo dall’imposta di soggiorno è possibile in questo senso agire in vari modi, oltre a quelli già previsti dalla normativa - spiega l'assessore -. Si potrebbe implementare gli organici della polizia locale o pensare anche a sostenere l’attività della protezione civile al pronto soccorso, che significa sostenere la sanità e i servizi per il turismo. O ancora attivare una collaborazione con le altre forze dell’ordine per destinare immobili al personale che arriva sul nostro territorio per interventi straordinari nella stagione estiva. Potevamo anche non fare nulla e limitarci a fare un gioco dei ruoli ricordando quali siano le competenze di Comune e Stato. Abbiamo scelto invece la strada della collaborazione istituzionale per trovare soluzioni. Ad oggi però non abbiamo ricevuto alcuna risposta."
"Il dibattito parlamentare è ancora in corso - aggiunge Magrini -, la finanziaria dovrà essere approvata quindi ‘mai dire mai’, ci saranno altre Finanziarie e potremmo ripresentare la proposta: ma il non avere avuto alcun feedback, né positivo, né negativo, non ci fa ben sperare."
L'assessore però cerca anche di andare oltre spiegando che, a suo modo di vedere, la normativa sull’imposta di soggiorno è ampiamente superata e che i proventi da imposta debbano essere svincolati da determinate finalità e vada lasciata la facoltà agli enti locali di decidere come impiegarli al meglio.
"Dico questo - prosegue - anche facendo riferimento a quello che invece in Finanziaria c’è, e cioè la possibilità per i Comuni di aumentare l’imposta di soggiorno con però il vincolo di girare il 30% del gettito derivato dall’eventuale aumento allo Stato, per incrementare il fondo per l'inclusione delle persone con disabilità e del fondo per l’assistenza ai minori. Nessuno ovviamente è contrario ad aumentare gli stanziamenti a favore di disabili e minori; è evidente però il paradosso per cui se un‘Amministrazione Comunale volesse usare quel 70% di risorse che restano in cassa a sostegno degli stessi capitoli di bilancio – disabilità e assistenza minori appunto – non può farlo. Ai Comuni quindi viene drenato dallo Stato un 30% di risorse da imposta di soggiorno per determinati scopi, impedendo però ai Comuni di fare lo stesso".
Magrini conclude con un appello: "che si possa svincolare completamente il gettito da imposta e si lasci la possibilità agli enti locali di usarlo liberamente. Sicurezza urbana, sanità, sostegno alla disabilità e minori solo elementi che rientrano tutti parte nella stessa cornice, di un territorio che fa dell’accoglienza il suo core business. Non chiediamo di incrementare fondi, ma di utilizzare al meglio, sulla base delle esigenze del territorio, le risorse che già abbiamo e che produciamo attraverso il nostro sistema economico”.
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