Immigrati. La Cgil lamenta: tempi ancora lunghi per permessi di soggiorno


Immigrati. Restano troppo lunghi i tempi per i permessi di soggiorno
Poco più di un mese fa si è svolta a Roma la Conferenza nazionale della CGIL sull’Immigrazione per affrontare sotto ogni aspetto una questione che, a tre anni circa dalla legge Bossi-Fini, continua a registrare nel nostro Paese uno stato di forte emergenza. A giudizio della CGIL, nessuno dei problemi aperti dai circa 3 milioni di immigrati presenti sul nostro territorio e dai nuovi e continui arrivi ha trovato soluzione, né si è delineata alcuna strategia del Governo, se non quella tesa a chiudere i confini ed a rendere sempre più dure le loro condizioni di vita e di lavoro. Un’analisi generale che vale anche per ogni singola realtà locale e che necessita di un urgente salto di qualità nelle politiche di accoglienza.
Mercoledì abbiamo partecipato alla presentazione, svolta per iniziativa della Provincia, della Prefettura e della Questura di Rimini, del sito internet rivolto ai cittadini extracee. In quell’occasione, sottolineando quanto sia cresciuta nel nostro territorio la presenza degli immigrati, è stato riferito che la richiesta di permessi di soggiorno è passata da 7.000 nel 2003 a 30.00 nel 2005. Così come è stato ribadito il problema delle estenuanti file d’attesa (si aspetta il proprio turno in strada al caldo o al gelo), del blocco del trasferimento della Questura nella nuova sede, dei tempi di attesa per l’espletamento delle pratiche. Un sacco di problemi che, per quanti sforzi abbia fatto, la Questura da sola non riesce a risolvere. Però, e la notizia è una buona notizia, è stato aperto il sito internet per fornire informazioni relative alle pratiche amministrative legate all’immigrazione.
Ma, dicevamo dei tempi di attesa per ottenere il permesso di soggiorno. Circa un anno fa era stato sottoscritto un Protocollo da Provincia, Prefettura e Questura che prevedeva il coinvolgimento degli Enti Locali. L’obiettivo era quello di “fornire alla consistente collettività straniera presente sul territorio, servizi maggiormente rispondenti alle proprie esigenze per tutto ciò che riguarda le pratiche amministrative connesse all’immigrazione e, al contempo, di valorizzare l’attività del personale della Questura e della Prefettura di Rimini.” In concreto si trattava di decentrare presso gli uffici comunali appositamente allestiti, le funzioni amministrative attualmente in carico all’Ufficio stranieri della Questura di Rimini. Gli sportelli dovrebbero essere aperti in autunno, ma il loro compito sarà solamente quello di fornire informazioni. Per ottenere un permesso di soggiorno, oggi, occorrono mediamente 6 mesi, se gli uffici decentrati potessero estendere le loro funzioni alle pratiche dei permessi le cose andrebbero molto meglio.
I dati dimostrano che il fenomeno dell’immigrazione è destinato a crescere e va affrontato con politiche adeguate. Il riconoscimento dei diritti nel lavoro, i ricongiungimenti familiari, la certezza sulle modalità di ingresso e sulle modalità di rinnovo del permesso di soggiorno, il diritto alla casa e al voto sono interventi necessari per dare tranquillità all’immigrato e per favorire la convivenza civile ed un clima di sicurezza in tutto il Paese e per tutti i cittadini, italiani e immigrati.
Meris Soldati
Segretario CGIL Rimini