Il podcast 'Crimini a Rimini' ricostruisce il delitto dei pesciolini rossi


Lunedì 9 giugno, nella nuova puntata del podcast “Crimini a Rimini”, i conduttori Davide Cardone e Davide Grassi ricostruiscono uno dei casi di cronaca più controversi e inquietanti del territorio romagnolo: il delitto dei pesciolini rossi.
Il fatto di sangue risale al marzo del 1997, quando Massimo Iorio – un impiegato comunale – viene trovato ucciso nel suo appartamento nel cuore della città. A colpire gli investigatori, oltre alla ferocia dell’aggressione, è la messa in scena grottesca attorno al cadavere: un acquario rovesciato sul corpo, con tre pesciolini rossi eviscerati a terra.
Il caso ha colpito l’immaginario collettivo ed è stato ripreso anche nella trasmissione “Blu Notte – Misteri Italiani” di Carlo Lucarelli, contribuendo a mantenerne alta l’attenzione per anni. Nonostante due archiviazioni, la verità è poi venuta a galla grazie all’intervento dell’Unità Delitti Insoluti della Polizia di Stato e a un inatteso colpo di fortuna legato a una traccia di DNA analizzata dai RIS di Parma.
In questa puntata, Crimini a Rimini offre documenti originali, testimonianze dirette e interviste esclusive a due protagonisti delle indagini: il Pubblico Ministero Paolo Gengarelli e l’Ispettore Daniele Laghi, fra i primi a intuire il potenziale della nuova tecnologia forense applicata ai cold case.
Il podcast, che si distingue per il rigore documentale e il coinvolgimento diretto degli inquirenti, è disponibile su Spotify e su tutte le principali piattaforme podcast e su tutti gli aggregatori di podcast.