Il Paz accusa la polizia di aggressione. La Digos: ‘Chieste solo spiegazioni’


Lo striscione recitava lo slogan: “indisponibili allo sfruttamento cooperanti per i beni comuni”. In una nota diffusa questa mattina il Laboratorio Paz scrive che alcuni suoi esponenti che erano in piazza “sono stati aggrediti da alcuni agenti della DIGOS” subito dopo che la troupe Rai si era allontanata dalla piazza. Un agente ha avvicinato un ragazzo chiedendo cosa stessero facendo. A quella domanda sarebbero seguite, scrive sempre il Collettivo, “delle provocazioni”, e poi alcuni sarebbero stati “strattonati per le braccia lungo le scalinate della piazza”.
Circostanze che vengono respinte dalla Digos. La polizia conferma che tre agenti sono stati mandati in piazza a chiedere ai giovani, quando ormai la diretta era finita, cosa avessero fatto esattamente: nessuna manifestazione era stata autorizzata. Due agenti erano di ritorno da un servizio di controllo, il terzo si trovava in questura, quando è arrivato l’ordine di fare la verifica, dopo che su Rai uno erano andate in onda le immagini del sit-in con lo striscione. Ma la Digos respinge al mittente le accuse di violenza, sottolineando come la semplice richiesta di spiegazioni si sia svolta nella pubblica piazza e sotto gli occhi di tutti. Alle domande degli agenti, peraltro, spiega la polizia, i giovani non hanno risposto. Non ne è seguita alcuna identificazione o segnalazione da parte della Digos.