Il Governo taglia fondi per le strade. Sadegholvaad: cantieri a rischio


La Legge di Bilancio rivede i fondi destinati alla manutenzione delle strade provinciali. Si parla di una dimunizione di 1,7 miliardi a livello paese, che per la provincia di Rimini significa una riduzione di fondi pari a 2.682.936 euro per il biennio 2025/2026 (-70%) e di 4.599.320 euro nel periodo 2025/2028 (-48%). I dati vengono messi nero su bianco dal presidente Jamil Sadegholvaad.
"È arrivata l’ufficialità dei tagli draconiani, imposti dalla Legge di Bilancio e dal Milleproroghe, ai programmi di investimento e alle risorse che erano state assegnate alle Province per la sicurezza delle strade provinciali. Parliamo di risorse già assegnate e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza e l’efficientamento di strade che collegano il territorio provinciale. Per di più vengono tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70% dei fondi che di fatto rischia di bloccare cantieri già previsti e concordati con lo stesso Ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza delle strade".
L’Unione delle Province Italiane ha chiesto al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini di aprire subito un tavolo di crisi affinché si proceda immediatamente per recuperare i fondi sottratti per il 2025 e 2026: "noi intanto - commenta il presidente - dovremo decidere come rimodulare risorse che erano già largamente insufficienti, prima del taglio, per dare risposte alle necessità della viabilità provinciale".
Sul tema interviene anche il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti. “Il Governo Meloni, con una decisione scellerata e irresponsabile, sta mettendo a repentaglio la sicurezza stradale in Italia - scrive -. Il taglio di ben 1,7 miliardi di euro destinati alla manutenzione delle strade provinciali, di cui 385 milioni già nel biennio 2025-2026, rappresenta un colpo durissimo per il nostro Paese e, in particolare, per la Provincia di Rimini. Lo denuncio con forza, unendomi all'allarme lanciato dall'Unione delle Province d'Italia. La situazione è chiara: la legge 27 dicembre 2017, n. 205, prevedeva uno stanziamento di 275 milioni di euro per ciascun anno dal 2025 al 2034, destinati ai programmi straordinari di manutenzione della rete viaria provinciale. Tuttavia, la Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027), ha operato una prima riduzione delle risorse: 20 milioni in meno per il 2025, 15 milioni per il 2026 e ben 275 milioni per il 2029".
"Non contenti - prosegue il senatore -, con la Legge 21 febbraio 2025, n. 15 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202), è stata introdotta un’ulteriore sforbiciata: 175 milioni in meno per il 2025 e altri 175 milioni per il 2026".
In sintesi, i tagli totali ammontano a:
Anno 2025: -195 milioni di euro
Anno 2026: -190 milioni di euro
Anno 2029: -275 milioni di euro
"Questa drastica riduzione, che non trova copertura nelle risorse attualmente disponibili, si traduce in una riduzione pro quota delle risorse assegnate a tutti gli interventi. Pertanto la situazione a Rimini diventa drammatica: il taglio supera i 2,6 milioni di euro. Si tratta di un vero e proprio disastro. Un disastro che impatterà direttamente sulla vita quotidiana di cittadini, aziende e viaggiatori. Meno fondi per la manutenzione significano strade più pericolose, aumento del rischio di incidenti, disagi per la circolazione e, in ultima analisi, un freno allo sviluppo economico del territorio. Questo Governo dimostra ancora una volta la sua totale indifferenza verso le reali esigenze dei cittadini e delle autonomie locali. Invece di investire sulla sicurezza e sulla qualità delle infrastrutture, si preferisce operare tagli lineari che penalizzano i territori e mettono a rischio la vita delle persone. Come Movimento 5 Stelle, continuerò a battermi in ogni sede per denunciare questa scellerata politica e per chiedere al Governo di tornare sui suoi passi. La sicurezza stradale non è un optional, ma un diritto fondamentale che questo esecutivo sta colpevolmente negando." - conclude Croatti
Dura presa di posizione anche da parte della consigliera regionale Alice Parma
"Tagliare fino al 70% i fondi per la manutenzione delle strade provinciali significa colpire direttamente i territori, gli enti locali e i cittadini, nonché lo sviluppo ciclo turistico e della Sport Valley dell’Emilia-Romagna. Per il solo territorio riminese si tratta di 4,5 milioni di euro in meno nel biennio 2025-26: una cifra enorme, che mette a rischio la sicurezza delle nostre strade, la mobilità quotidiana e la capacità dei Comuni di garantire servizi essenziali. Per non parlare del ciclo turismo, una parte in forte crescita nella nostra offerta turistica destagionalizzata, per cui le nostre strade vengono utilizzate tutto l’anno e devono essere messe in sicurezza, così come dei grandi eventi sportivi come il Giro d’Italia, che tocca la nostra regione proprio in questi giorni e su cui, non serve dirlo, le strade provinciali giocano un ruolo fondamentale. Le strade provinciali sono da sempre infrastrutture strategiche – prosegue Parma – non solo per i collegamenti locali, ma anche per ospitare appuntamenti sportivi di rilievo nazionale e internazionale. L'Emilia-Romagna è una terra che crede nello sport come motore di sviluppo: ritorno sul ciclo turismo, un elemento peculiare della nostra terra, che unisce le nostre colline e i nostri borghi alla Riviera, portando un forte indotto economico anche nelle aree interne e in tutte le stagioni. La nostra Sport Valley si regge su una rete di infrastrutture e su una rete di eventi di qualità: senza strade sicure, manutenute e accessibili, tutto questo viene compromesso lasciando sulle spalle degli enti locali un peso economico che non sono in grado di sostenere da soli. Il Governo, con questi tagli, rischia di compromettere non solo la sicurezza, ma anche un intero modello di sviluppo territoriale. Scelte scellerate che chiediamo con forza vengano riviste”.