Il Decreto Sicurezza passa alla Camera. Colombo (FdI): anche Rimini più sicura


Dopo un lungo e acceso dibattito, tra reciproche accuse e cartelli di protesta della minoranza, la Camera ha licenziato con 163 voti a favore e 91 no il nuovo Decreto Sicurezza da convertire in legge entro il 12 giugno. La fiducia era stata incassata martedì scorso con 201 voti a favore, 117 contrari e 5 astenuti. La deputata Beatriz Colombo di Fratelli d'Italia spiega perché il Decreto garantirà maggiore sicurezza, anche per Rimini.
"È ora che venga garantita la legalità e garantito chi la fa rispettare soprattutto nei luoghi più a rischio, le grandi città come Rimini, le stazioni I penitenziari dove a luglio sarà prevista anche la visita del sottosegretario l'On. Del Mastro proprio alla casa circondariale di Rimini come promesso!".
La senatrice elenca alcuni dei punti principali del decreto: "L'aumento della pena per cui aggredisce o minaccia uomini e donne in divisa, le norme per contrastare le occupazioni abusive che garantiscono procedure lampo per lo sgombero, la stretta alle truffe per gli anziani di cui molti in provincia sono vittime, le misure specifiche anti-borseggio ed anti-accattonaggio dei minori, l'istituzione del nuovo reato per le rivolte in carcere e le sanzioni penali per per chi blocca strade e ferrovie".
L'attacco alla sinistra "che non perde occasione per attaccare le forze dell'ordine ed il Governo, non garantendo sicurezza territoriale con l'aumento ad esempio dei vigili ed il problema sicurezza già sollevato a Rimini dai nostri esponenti. Fratelli d'Italia" mentre "io personalmente ed il Governo non temiano di schierarci in difesa di chi ogni giorno rischia la vita per garantire la sicurezza dei nostri concittadini, ci siamo schierati subito dalla parte del nostro Comandante dei carabinieri Masini che si è dovuto difendere a Villa Verucchio da un nordafricano che la notte di capodanno aveva accoltellato già diversi passanti rischiando di provocare una strage". La Colombo ricorda la la petizione per ribadire il sostegno alle nostre forze dell'ordine vittime di aggressioni "ha raccolto migliaia di firme". Conclude la senatrice: "La tutela della sicurezza e della proprietà privata, il contrasto al degrado ed all'illegalita sono per noi non solo uno slogan ma un impegno concreto con l'approvazione di questo decreto".
Per il parlamentare riminese del PD Andrea Gnassi "La sicurezza è uno di quei temi che tengono insieme il Paese. E questo Governo non sa da che parte prenderlo. Quello del DL Sicurezza è un sistema che auto genera crimini e recidive e che ha creato un aumento esponenziale di detenuti negli ultimi due anni. Nel frattempo si taglia sui rinforzi delle Forze dell’Ordine nei territori lasciando i Comuni da soli e non si investe sulla riqualificazione urbana, su sistemi di integrazione sociale, sulla crescita delle comunità. Dati alla mano, il Governo fa la faccia feroce per nascondere il fallimento. Sulla pelle delle persone".