Comune, Ausl, terzo settore
Il Centro Servizi di via De Warthema, una rete per rispondere alle fragilità
In foto: i protagonisti del Centro Servizi

di Redazione

Mar 27 Mag 2025 15:24 ~ ultimo agg. 17:19
E' stato presentato alla città il nuovo Centro Servizi per il contrasto alla povertà di Rimini, aperto in via De Varthema grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Uno spazio dove persone senza dimora, in povertà estrema o a rischio di marginalità possono trovare accoglienza, orientamento e supporto, ma soprattutto un percorso verso l’autonomia. Il PNRR ha reso possibile sia la ristrutturazione dell’immobile sia l’attivazione della gestione.
Concepito come uno spazio multifunzionale il Centro, attivo dallo scorso novembre, è stato pensato appunto come snodo tecnico e operativo tra le realtà che già lavorano sul territorio. L'obiettivo, attraverso un lavoro di squadra, è mettere a punto e in atto le risposte più efficaci e adatte per chi si trova ai margini o rischia di finirci.
Nei primi sei mesi di attività – da novembre 2024 ad aprile 2025 – il Centro ha accolto 97 persone, tutte in condizioni di marginalità, senza dimora o inserite nei percorsi attivati insieme al terzo settore.
Le fragilità rilevate sono spesso complesse e intrecciate: mancanza di un alloggio stabile, assenza di documenti, difficoltà di accesso alla salute, bisogno di un reddito o, semplicemente, di un luogo dove essere ascoltati senza giudizi.
Al centro delle attività c’è l’Equipe Marginalità, composta da assistenti sociali, educatori, operatori sanitari e mediatori culturali che seguono fianco a fianco, passo dopo passo, la persona con un progetto personalizzato, mirando all’autonomia. Questo lavoro è integrato dall’azione costante delle Unità di Strada e dal Servizio di libero accesso al centro che intercettano le fragilità nei luoghi più nascosti della città cercando di costruire relazioni fin dal primo incontro.
Il Centro offre anche servizi materiali e fondamentali: docce, lavanderia, barbiere solidale, ambulatorio, consulenze legali e amministrative, oltre a un supporto dedicato alle donne vittime di violenza. Uno spazio polifunzionale ospita inoltre attività culturali e formative, aperte anche alla cittadinanza.
Il progetto è il frutto di un percorso condiviso tra Comune di Rimini e una rete consolidata del terzo settore: Rumori Sinistri ODV, Caritas Rimini ODV, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Croce Rossa - Comitato Rimini, Cooperativa sociale Madonna della Carità, Mondo Donna ONLUS e Federconsumatori Rimini.
Un esempio di sinergia tra pubblico e privato sociale che oggi ha aperto le porte alla città con un open day. Operatori, volontari e persone accolte hanno mostrato il volto quotidiano di questo spazio, raccontando esperienze, attività e speranze. Ad accompagnare l’evento, anche la mostra fotografica ‘Città Nascosta’, un omaggio a Francesco Arrigoni, giovane e talentuoso fotografo riminese scomparso prematuramente.
Il Centro Servizi per il contrasto alla povertà è stato il primo progetto avviato dall’Assessorato alla Protezione sociale nell’ambito del PNRR, con l’obiettivo di innovare le politiche per le persone in condizione di grave emarginazione. Un approccio che punta sull’integrazione tra servizi sociali, realtà associative e sistema sanitario, grazie anche al coinvolgimento del Centro di Salute Mentale e del Servizio per le Dipendenze Patologiche.
“In un contesto in cui povertà e fragilità stanno crescendo, non bastano più risposte emergenziali: serve un’azione strutturata, continua, che metta al centro la persona - commenta Kristian Gianfreda, Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini - Questo Centro nasce da una visione condivisa e da un’alleanza operativa tra Comune, Azienda sanitaria e le tante realtà sociali del territorio, che ringrazio una ad una per aver accettato questa sfida e aver creduto nella possibilità di costruire un modello diverso, più efficace, che permette un intervento integrato alla complessità dei casi legati all'emarginazione estrema: Rumori Sinistri ODV, Caritas, Comunità Papa Giovanni XXIII, Croce Rossa Italiana, Cooperativa Madonna della Carità, Mondo Donna, Federconsumatori. E un grazie sentito anche al Centro di Salute Mentale (CSM), nella persona del direttore Riccardo Sabatelli, e al Servizio Dipendenze Patologiche (SerDP), con il direttore Teo Vignoli. È da questa rete, dalla somma di competenze e responsabilità, che nasce la forza di questo Centro”.
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